In Cile il governo di Boric fa irruzioni violente nelle comuni popolari ed effettua arresti illegali. Il Frente Amplio (FA) si presenta come un attore progressista nella politica cilena, ma un’analisi approfondita rivela il suo vero scopo: infiltrarsi e smantellare ogni possibilità di articolazione del movimento popolare. Usano tattiche meticolose per indebolire, dividere e screditare la mobilitazione sociale
Alle 6 della mattina di sabato 6 luglio,
i Carabineros militarizzati della polizia hanno fatto irruzione in massa nella
mensa popolare “Luisa Toledo” e nella stazione radio dentro il quartiere
popolare di Villa Francia nel Municipio Estación Central di Santiago del Cile.
Truppe con armi da combattimento militare procedevano nell’incursione come se
la sala da pranzo fosse un campo di battaglia. L’aggressione subita dalla
comunità, senza giustificazione né ordine del tribunale, è stata ordinata dal
Ministero degli Interni dell’amministrazione Boric.
Villa Francia, nata nel 1960 dal lavoro
di circa 1500 famiglie che precedentemente vivevano nelle “poblaciones callampa”,
le baraccopoli create dal governo del Presidente Carlos Ibáñez del Campo, è
stata migliorata durante il governo di Salvador Allende ed è diventata uno
storico bastione icona della resistenza popolare alla dittatura di Pinochet. Ha
una consistente e agguerrita storia di barricate e autogestione. Lì ha vissuto
e operato il famoso prete operaio Mariano Puga, morto nel 2020 accompagnato e
compianto da tutta la popolazione. Questo quartiere ha mantenuto la sua
combattività e capacità di resistenza anche contro la transizione neoliberista
che si è impadronita del Cile dalla Concertacion ad oggi.
Quella strana democrazia, che si è
sviluppata in una forma molto protetta e ristretta, ha trovato in Villa Francia
un antagonismo con una capacità di costruzione positiva che neanche la
repressione violenta di Pinochet era riuscita a piegare. Al suo interno sono
state create strutture di base popolari solidali come la mensa popolare per i
non abbienti, locali di gioco per i bambini, centri culturali, luoghi di riunione
per i cittadini, una radio popolare che fornisce le notizie non falsate dai
media ufficiali, un sistema di avvocati di supporto nelle materie giudiziarie,
terreni coltivati a orto, piantumazione di alberi nativi, ecc.
Questa sua combattività e capacità di
resistenza l’ha resa oggetto di politiche repressive da parte dei vari governi
da Pinochet in poi. La repressione di questa “poblacion” è stata costantemente
denunciata dall’emblematica leader rivoluzionaria Luisa Toledo (morta nel 2021)
insieme al suo compagno Manuel Vergara, genitori dei combattenti sociali del
MIR, Rafael, Eduardo e Pablo Vergara Toledo, tutti e tre assassinati durante la
dittatura. E proprio questo 6 luglio la comunità stava preparando un evento
culturale per commemorare un altro anniversario dalla loro morte.
Le incursioni militarizzate di sabato
non si sono limitate a Villa Francia, ma hanno colpito cinque comuni della
regione metropolitana: Santiago, Estación Central, La Granja, Macul e Maipú. Le
procedure sono state eseguite “nell’ambito di casi riguardanti attacchi con
ordigni esplosivi e la legge sulle armi”. Nuove leggi del governo “femminista”
e “progressista” del Presidente Boric, che conta con la presenza del Partito
Comunista al suo interno. O almeno di una parte di quel Partito che si è
accomodata sulle poltrone, mentre un’altra parte, alla luce della realtà dei
fatti concreti portati avanti da questo governo, ne sta cominciando a prendere
le distanze.
L’ultimo rapporto della polizia indica
che durante la giornata sono state arrestate 13 persone. Tuttavia, l’avvocato
del Difensore civico popolare, María Rivera, ha precisato che nell’”udienza di
controllo della detenzione delle incursioni a Villa Francia, siamo riusciti a
far decretare illegale la detenzione di coloro che erano a Radio Villa
Francia”, cioè 9 di questi 13 si mostrano come evidenti casi di montaggi
polizieschi.
Queste azioni repressive rientrano nella
cosiddetta “repressione dovuta al sospetto”, tipica degli Stati autoritari e
delle “democrazie” neoliberiste rappresentanti dei poteri forti più che della
popolazione. Un po’ come il “terrorismo della parola” del Disegno di Legge
n.1660 di recente conio qua in Italia. In Cile, come anche alle nostre
latitudini, tutto è mirato alla repressione del dissenso.
In Cile l’estrema destra segnala e il
governo esegue… (In Italia il governo fa tutte e due le parti…) sperando di
prevenire così una nuova esplosione sociale (come quella dell’ottobre del 2019)
che potrebbe derivare questa volta dall’aumento delle bollette elettriche, dal
calo reale dei salari, dall’intensificarsi delle disuguaglianze sociali e dal
peggioramento della vita della stragrande maggioranza della popolazione.
Ma la formula della repressione violenta
e di massa nei quartieri popolari “ribelli” non è l’unica modalità messa in
atto dal governo Boric per non disturbare il manovratore (grandi capitali
nazionali e multinazionali, latifondi e Imprese forestali), si serve anche
della modalità più raffinata e moderna, ma non meno distruttiva, del lawfare per
screditare e, soprattutto carcerare (come Lula e Dilma…) e mettere quindi fuori
gioco i personaggi scomodi che con ruoli anche istituzionali creano situazioni
non apprezzate e potenzialmente distruttive per i padroni delle ferriere, che
tirano i fili da dentro e fuori del governo.
Daniel Jadue, il sindaco del Municipio
di Recoleta, ad esempio è stato recentemente imprigionato con false accuse di
corruzione e interesse privato. Non potevano fare diversamente per togliersi
dai piedi un comunista che stava distruggendo gli ultraprofitti delle
multinazionali farmaceutiche creando le Farmacie Popolari e facendo azioni
concrete per risolvere i problemi dell’abitare nel suo Municipio, oltre ad
altre cose molto apprezzate dalla popolazione, e molto meno dai grandi
capitali.
Inutile ricordare che anche la lotta
delle Organizzazioni Mapuche contro il furto delle loro terre è stato ed è
costantemente oggetto della repressione militare e giudiziaria. Ne abbiamo
parlato tante volte da questo giornale.
Qui di seguito alcuni link utili per
inquadrare queste vicende:
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