…Le tele dei dipinti di Rembrandt, Gainsborough, Van Gogh, così come fondamentalmente la maggior parte delle tele dei quadri di un tempo erano fatte di canapa.
* Nel 1916, il governo USA prevedeva che entro gli anni quaranta tutta la carta sarebbe stata prodotta con la canapa e che non ci sarebbe più stato bisogno di tagliare gli alberi. Alcuni studi condotti dal governo riportano che 1 acro di canapa equivale a 4,1 acri di alberi per cui si stava pianificando la realizzazione di questi progetti; Dipartimento dell’Agricoltura.
* Fino al 1937 colori e vernici di buona qualità erano prodotti con olio di semi di canapa. Nel 1935 in America furono usate 58.000 tonnellate di semi di canapa per prodotti da pittura; Sherman Williams Paint Co. Testimonianza di fronte al Congresso contro il MARIUANA Tax Act del 1937.
* Il primo modello-T di Henry Ford carburava ad olio di canapa e L’AUTOMOBILE STESSA ERA COSTRUITA IN CANAPA! Ford è stato fotografato sulle sue vaste proprietà in mezzo ai campi di canapa. La macchina, ‘cresciuta dalla terra’ aveva pannelli di plastica di canapa, la cui resistenza all’impatto era 10 volte superiore a quella dell’acciaio; Popular Mechanics, 1941…
La marijuana (spagnolo), o cannabis (latino) o hemp (inglese) è una pianta che si potrebbe definire miracolosa, ed ha una storia lunga almeno quanto quella dell'umanità. Unica pianta che si può coltivare a qualunque latitudine, dall'Equatore alla Scandinavia, ha molteplici proprietà curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere, offre un olio di ottima qualità (molto digeribile), ed ha fornito, dalle più antiche civiltà fino agli inizi del secolo scorso, circa l'80 per cento di ogni tipo di carta, di fibra tessile, e di combustibile di cui l'umanità abbia mai fatto uso.
E poi, cosa è successo? E' successo che in quel periodo è avvenuto il clamoroso sorpasso dell’industria ai danni dell'agricultura, e di questo sorpasso la cannabis è stata chiaramente la vittima numero uno.
I nascenti gruppi industriali americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del petrolio per l’energia (Standard Oil - Rockefeller), delle risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont) – tutti settori nei quali avevano investito grandi quantità di denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno, questo avversario potentissimo, e si unirono così per formare un'alleanza sufficientemente forte per batterlo…
…Come prodotto tessile, la cannabis è circa quattro volte più morbida del cotone, quattro volte più calda, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, dura infinitamente di più, ha proprietà ignifughe, e non necessita di alcun pesticida per la coltivazione. Come carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto, e come supporto per la stampa circa un decimo…
Torna la canapa, per la carta, i tessuti, la cosmetica. Vietata per alcuni decenni per l'eccessiva vicinanza alla cannabis e persa la concorrenza con il nylon, la canapa italiana, ritenuta la migliore del mondo, è tornata a essere coltivata in Emilia. Si è iniziato nel '98, con una coltivazione sperimentale di 50 ettari, saliti fino a 1.400 e con programmi di espansione che la grande crisi ha rallentato, ma non cancellato. Arturo Malagoli, co-fondatore del Consorzio Canapaitalia con Armani jeans e una cooperativa di agricoltori, spiega: «La canapa è una straordinaria pianta che non ha bisogno di acqua per crescere perché non teme la siccità. Nelle nostre tradizioni era fondamentale per fare tessuti, corde, oli e, anche, farine per l'alimentazione. Per questo abbiamo deciso di ripristinare la coltivazione. E di utilizzarla per prodotti di alta qualità». Malagoli ha fondato Raggio Verde: la società è partita da una base di 150 tonnellate di canapa da trasformare in quaderni, dépliant, cataloghi, gadget, è passata a 400 tonnellate nel 2004 per arrivare a quasi mille nel 2008: «Sono stato il primo, dopo numerosi tentativi e ricerche, a produrre carta di canapa in Europa: ha una resa molto alta nella stampabibilità e un impatto ambientale molto basso grazie all'utilizzo di inchiostri vegetali e a un sistema di stampa senza acqua. Ma soprattutto sono orgoglioso di non dover abbattere neanche un albero per produrre cellulosa»…