…Come il corpo si nutre di cibo, così la mente si nutre di conoscenza: «quale è il cibo allo stomaco, tale è la verità allo intelletto».
Se il cibo può essere conoscenza, però, vale anche il contrario, cioè la conoscenza può passare per il cibo, soprattutto nel momento in cui l’esperienza del cibo si fa parola, cioè esperienza intellettuale, anziché pura esperienza materiale.
Ma n g i a r e d i v e n t a c o n o s c e r e . È q u e l l o c h e a v v i e n e n e l Ga rg a n t u a e Pantagruele di Rabelais: mangiare significa inghiottire e assorbire il mondo, liberando la parola, che solo durante il banchetto può essere autentica e designare la verità delle cose.
Il cibo è quindi sempre “cibo della mente”, ricco di valenze filosofiche e culturali…
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