“A scuola, gli insegnanti dicono che
siamo sporchi. Ci chiamano porci e cani.”
Rahman, Orang Asli,
Malesia
Oggi, circa due milioni di bambini indigeni di varie parti del mondo
studiano nelle “Factory School”, ovvero in scuole residenziali finalizzate
all’assimilazione, dove gli strappano l’identità indigena e li indottrinano per
conformarli alla società dominante.
Ci siamo dati l’obiettivo di mettere fine a queste fabbriche dell’assimilazione.
I popoli indigeni e tribali devono mantenere il controllo della loro
educazione, che vogliono sia radicata nella loro terra, nella loro lingua e
nella loro cultura, rendendoli orgogliosi di loro stessi e dei loro popoli.
Aiutaci a restituire ai popoli indigeni il controllo della loro educazione.
Per le Factory School,
l’essere indigeni è qualcosa di “sbagliato”
“L’educazione” fornita nelle scuole per l’assimilazione mira a “correggere”
quello che ci sarebbe di sbagliato nell’essere indigeni. Si vantano di fornire
ai bambini indigeni i mezzi per avere “successo” nella società dominante, ma la
storia dimostra che queste scuole distruggono intere vite, provocano traumi e
devastano i bambini, le loro famiglie e le loro comunità per generazioni.
Carlisle Indian Industrial School, Pennsylvania, Stati Uniti c1900. ©
Cumberland County Historical Society
Le Factory School nel
passato
Il trauma inimmaginabile prodotto da questo sistema ha lasciato in molte
comunità una cruda e dolorosa eredità, con alte percentuali di depressione,
suicidi e abusi di alcol e stupefacenti.
È inconcepibile che scuole di questo genere possano esistere ancora, ma
attualmente se ne contano migliaia tra Africa, Asia e Sud America.
Le Factory School oggi
In queste scuole, i bambini vengono alienati dalle loro case, dalle loro
famiglie, dalle loro lingue e culture. Spesso subiscono abusi psicologici,
fisici o sessuali. Nelle scuole residenziali del solo stato indiano di
Maharashtra, per esempio, tra il 2001 e il 2016 sono morti circa 1500 bambini
indigeni, di cui 30 di suicidio.
Distruggere comunità e
lingue
Norieen Yaakob del popolo Temiar della Malesia, sopravvissuta a stento dopo
essere scappata dalla scuola residenziale in cui si trovava. È stata ritrovata
47 giorni dopo la fuga dall’istituto; gli altri 5 bambini che erano con lei
erano ormai morti.
Le scuole per l’assimilazione insegnano ai bambini che le credenze e le
conoscenze dei loro popoli sono “arretrate”, inferiori o sbagliate.
A milioni di bambini indigeni è vietato parlare la propria lingua madre a
scuola, o sono scoraggiati dal farlo. Ciò minaccia la sopravvivenza delle
lingue indigene. La prima causa d’estinzione di una lingua è il mancato uso, da
parte dei bambini, della lingua dei genitori. È un disastro, perché le lingue indigene sono fondamentali per capire il mondo in cui viviamo,
chi siamo e di cosa possono essere capaci gli esseri umani.
Trasformare le “passività”
in “patrimonio attivo”
Le scuole per l’assimilazione esistono per trasformare i bambini indigeni e
tribali – che hanno lingue e culture proprie – in arrendevoli lavoratori del
futuro. “Trasformiamo costi in contribuenti, passività in patrimonio attivo”
vanta la più grande Factory School del mondo.
Spesso sono sponsorizzate dalle industrie estrattive e da grandi aziende.
Queste compagnie aspirano a trarre profitto dalla terra, dal lavoro e dalle
risorse indigene, e le Factory School costituiscono il modo più economico per
assicurarsi questo utile nel lungo termine.
In India e in Messico, le industrie estrattive sostengono scuole che
insegnano ai bambini ad apprezzare le attività minerarie e a rifiutare il
legame che esiste tra il loro popolo e la loro terra, in quanto “primitivo.”
Alcuni stati usano il sistema scolastico come strumento per inculcare il
patriottismo e sedare i movimenti indipendentisti, come nel Papua Occidentale,
dove il governo indonesiano sta cercando di “indonesizzare” gli indigeni papuasi,
e reprime violentemente il dissenso.
Un altro movente è la conversione religiosa. In Bangladesh e in Indonesia,
l’attività missionaria islamica punta molto sulla scolarizzazione indigena; in
Sud America diverse confessioni cristiane dirigono scuole missionarie
residenziali. I fondamentalisti induisti, in India, targettizzano i bambini
indigeni per convertirli tramite la scolarizzazione.
Bambini papuasi in un collegio islamico a Jakarta. © Michael Bachelard /
Survival
Una perdita per tutta l’umanità
Questo disprezzo per le conoscenze e le culture indigene finisce per
distruggere i popoli indigeni e le loro culture e conoscenze uniche.
A casa, i bambini indigeni imparano tecniche e conoscenze complesse e
sofisticate, che permettono loro di vivere bene nella loro terra e di farla
prosperare per il futuro. I popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e
custodi del mondo naturale. Se i bambini indigeni non potranno più imparare
nelle loro comunità e nelle loro lingue, nel corso di una sola generazione
potremmo perdere migliaia di anni di saggezze collettive, di conoscenze e
visioni uniche.
La soluzione
I popoli indigeni e tribali devono poter gestire la propria educazione.
L’educazione deve essere radicata nella terra, nella lingua e nella cultura dei
popoli indigeni stessi, e fornire ai bambini un’educazione solida e un profondo
orgoglio in loro stessi e nel proprio popolo.
Facciamola diventare realtà per tutti i bambini indigeni – prima che sia
troppo tardi.
Cosa fa Survival?
Denunciamo il problema
Dobbiamo far conoscere al mondo l’entità
dell’impatto delle Factory School per contribuire a mettere fine a questo
sistema brutale.
Promuoviamo il
cambiamento
Facciamo pressione sui governi e
sull’ONU per far chiudere queste scuole ovunque.
Promuoviamo una
soluzione
Raccogliamo esempi di scuole e programmi
educativi positivi, dove i bambini studiano nelle loro terre, con le loro
famiglie e nelle loro lingue. Li stiamo condividendo il più possibile per dare
speranza e ispirare cambiamenti.
Non ci arrenderemo finché ogni comunità indigena e tribale non potrà
scegliere per i propri bambini un’educazione che rispetti le loro famiglie, la
loro cultura, la loro lingua e il legame con la loro terra – e che dia loro più
di quel che toglie.
Come puoi aiutarci?
Report di Survival
Leggi il nostro report illustrato
sulle Factory School