La smentita dell’assessore Nieddu alla nota della Direzione Generale dell’Assessorato della Sanità, alle 8 ASL non convince.
La nota della DG: “si comunica
che è in corso di approvazione da parte della Giunta Regionale una delibera per
l’assegnazione di budget transitori alle Asl per l’assunzione di personale
dipendente, nelle more dell’approvazione dei PTFP 2022-2024. In attesa
dell’approvazione della delibera, le ASL, ancora prive di dotazione organica sono
invitate a non attivare procedure di reclutamento di personale compreso lo
scorrimento di graduatorie in essere”, ha suscitato forti
reazioni nel mondo sanitario e nei territori tanto da imporre all’Assessore una
retromarcia: «Le assunzioni nel settore dell’assistenza medica
necessarie in Sardegna non sono bloccate e tutte le graduatorie già
pubblicate per il reclutamento del personale sanitario sono in fase di
scorrimento per il numero di posti previsto dai concorsi già banditi e
conclusi, senza alcuna limitazione».
La Rete Sarda denuncia il persistere
della carenza del personale sanitario che paralizza interi ospedali e i pochi
servizi territoriali che resistono alla chiusura. Dai laboratori di analisi
(Iglesias/CTO) penalizzati per mancanza di personale, al crescente numero di
sedi vacanti di Medicina di base in tutta la Sardegna.
Per la seconda volta la pubblicazione di
graduatorie sbagliate per la medicina di base, esposte a ricorsi, allungano i tempi di
assegnazione e accrescono l’emergenza per la salute di intere comunità. Sono 45
le sedi del 2019 ancora da assegnare e che si sommano a quelle del 2020. Le
sedi carenti del 2021 potrebbero non essere neppure individuate.
Preoccupa l’ambiguità dell’Assessorato
sul reclutamento del personale sanitario e il blocco delle graduatorie
ufficiali.
Non vorremmo che si concedesse alle 8
Asl neo-istituite, il potere di assumere il personale a proprio piacimento “com
fan tutti”, con la formula del tempo determinato per poi stabilizzare.
La Rete Sarda auspica che nessuna
prevaricazione avvenga a danno del personale in graduatoria e che si accelerino
i tempi di assunzione nella massima della trasparenza.
Le 8 Asl, istituite in un momento assai
drammatico per la nostra Sanità non hanno prodotto alcun miglioramento del
pubblico servizio, in egual misura della ASL Unica, istituita dalla precedente
Giunta.
I giochi di spartizione del potere,
attraverso le Asl, hanno concorso al crollo del sistema sanitario pubblico.
Poco cambia che sia Asl Unica con sede a Sassari o numerose piccole Asl
diffuse, in attesa di essere organizzate chissà come e per quali funzioni.
La Sanità continua ad essere la prima
vittima della Politica.
Claudia Zuncheddu è la
portavoce della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica
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