sabato 2 aprile 2022

Consumare meno contro la guerra- Alberto Castagnola

 

 

Ègiunto il momento di una mobilitazione diffusa, utilizzando uno strumento nonviolento come la riduzione di alcuni consumi non essenziali nella nostra società opulenta, con lo scopo di conseguire una mobilitazione su larga scala, che unisca scelte pubbliche e decisioni delle famiglie, che persegua due obiettivi principali:

a) Ridurre al minimo le operazioni di pura speculazione e le manovre delle grandi imprese transnazionali. Chiunque abbia in negozio o al deposito per il mercato un prodotto di cui si prevede la scarsità, comincerà ad alzare il prezzo di vendita senza alcun limite e sarà speculazione; qualunque azienda fossile specula continuamente sull’andamento dei prezzi internazionali, a loro volta alimentati da spinte puramente speculative.

b) Ridurre gli effetti negativi di eventuali blocchi o drastiche riduzioni delle forniture di materie prime essenziali per il sistema economico italiano da parte del paese aggressore.

Abbiamo raccolto una serie di indicazioni apparse in questi giorni su molti giornali e le abbiamo trasformate in una serie di misure che governo e regioni dovrebbero adottare subito e che ogni famiglia dovrebbe concretizzare rimodulando i propri consumi.

Ogni suggerimento o integrazione potranno essere aggiunti a questa prima lista, pur sempre coerenti agli obiettivi indicati.

Per quanto riguarda governo, regioni e l’intero settore pubblico, si dovrebbero:

§  Ridurre al massimo i consumi di gas, petrolio ed elettricità in tutti gli edifici e le attività pubbliche

§  Aumentare l’efficienza energetica delle abitazioni, normative e incentivi

§  Abbassare i termostati degli appartamenti

§  Limitare le illuminazioni di strade, monumenti, ecc. non necessarie

§  Rendere permanente la campagna “Mi illumino di meno” a Roma e in altre grandi città d’arte    

§  Ridurre i prezzi di benzina, petrolio ed elettricità mediante riduzione di IVA e accise   

§  Discutere il Piano di emergenza energetica (spesso citato dal ministro Cingolani) 

§  Aumentare estrazione dai giacimenti di gas esistenti in Italia

§  Rendere obbligatori le tettoie con pannelli fotovoltaici nei parcheggi

§  Comune di Roma e Acea propongono di ridurre le temperature di due gradi e di chiudere gli impianti di riscaldamento con 15 giorni di anticipo (misure estendibili ad altre grandi città)

§  Creare impianti per la produzione e l’utilizzo di idrogeno

§  Aumentare la produzione di biometano e biomasse

Le famiglie e gli agricoltori

§  Non acquistare mais, grano tenero, semi, olio di girasole , altri olii vegetali, sorgo, fertilizzanti di importazione e soprattutto il mais usato come combustibile per produrre biogas

§  Mettere in produzione questi prodotti nella prossima stagione sul milione di ettari in riposo (sono 8 milioni in Europa)

§  Ridurre le temperature nelle abitazioni da 20 a 19 gradi

§  Ridurre i tempi massimi di accensione da 14 a 8 ore (ma anche da 12 a 7) utilizzare solo lampadine a led

§  Ridurre l’utilizzo di acqua, specie se calda

§  Ridurre al minimo l’uso di piccoli elettrodomestici

§  Ridurre al massimo e non lasciare mai accesi inutilmente i dispositivi elettronici

§  Utilizzare molto meno l’auto

Dobbiamo concepire queste autolimitazioni come un modo molto concreto di sostenere la popolazione ucraina, accanto all’accoglienza dei profughi e all’invio di prodotti almentari e farmaceutici nelle aree ancora accessibili.

*Presidente di Reorient onlus

da qui

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