L’Isola dei Cavoli, nel
mare sud-orientale della Sardegna, è un piccolo gioiello naturalistico del
Mediterraneo.
Granitica, è sede di nidificazione
dell’avifauna marina ed è ricca di endemismi botanici, fra cui la Brassica
insularis, il Verbascum conocarpum, il Limonium
retirameum, la Bryonia marmorata, l’Helicodiceros
muscivorus.
Per il suo eccezionale valore
naturalistico, l’Isola dei Cavoli, oltre a esser tutelata con vincolo
paesaggistico (decreto
legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), fa parte del sito di
importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta
Molentis e Campulongu”(direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia
degli habitat naturali e semi-naturali) e della zona di
protezione speciale (Z.P.S.) “Isola dei Cavoli” (direttiva
n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica). Rientra anche nell’area marina protetta “Capo Carbonara” (leggi
nn. 979/1982 e s.m.i. e 394/1991 e s.m.i.), istituita con D.M. 15 settembre
1998 e s.m.i.
Sull’Isola sorge il Faro, ottocentesco e
realizzato su una preesistente torre costiera cinquecentesca. E’ bene
culturale (decreto
legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), individuato con decreto
Segretariato BCA Sardegna n. 71 del 3 novembre 2009.
All’Isola e al Faro si può accedere a fini
turistici, tuttavia può essere intuibile la sorpresa di
chi, in questi caldi giorni di fine giugno 2022, vi ha visto un quad,
mezzo meccanico da trasporto che notoriamente beneficia della massima
attenzione nidificazione dell’avifauna e, soprattutto, endemismi
botanici.
Chi ne ha autorizzato la presenza? Qual
è il suo utilizzo? Quali sono le modalità di fruizione turistica di
questo vero e proprio gioiello naturalistico super-tutelato
del Mediterraneo?
In proposito, il Gruppo d’Intervento
Giuridico (GrIG) ha inoltrato (27 giugno 2022) una specifica istanza di accesso
civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti ai
Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, alla Soprintendenza per
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, alla Guardia costiera,
all’A.M.P. “Capo Carbonara”, al Comune di Villasimius, ai Carabinieri del
Nucleo tutela patrimonio culturale, al Corpo forestale e di vigilanza
ambientale.
Basta poco per perdere eccezionali
valori naturalistici, qualsiasi fruizione turistica va controllata con grande
attenzione.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
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