Circa cento giovani del Movimento dei lavoratori rurali senza terra (MST) hanno occupato la sede della multinazionale Bayer, a Jacareí, nella periferia di San Paolo, lo scorso venerdì. La protesta ha richiamato l’attenzione per l’uso dilagante di pesticidi in Brasile. Con striscioni, manifesti e slogan, il gruppo ha ricordato che Bayer è uno dei principali produttori di pesticidi al mondo e che esporta in Brasile sostanze vietate in altri paesi.
I partecipanti alla protesta hanno ricordato che una
persona muore per avvelenamento da pesticidi ogni due giorni nel paese.
Hanno anche evidenziato i progressi nel Congresso del disegno di legge
6299/2002, chiamato anche “Pacchetto veleno“,
sostenuto con forza da parte dell’agrobusiness. “Il provvedimento apporta dure
modifiche alla normativa vigente, facilitando la vendita e l’uso di sostanze
altamente tossiche per la vita umana e la natura”, ha sottolineato MST sulle
reti sociali. I partecipanti hanno manifestato, appiccando fuoco ai pneumatici
accanto al logo dell’azienda all’ingresso della sede e verniciando a spruzzo la
facciata dei locali.
In una nota inviata a Band, la Bayer si è detta a conoscenza delle
“preoccupazioni dei manifestanti”, ma è convinta che “abbiamo bisogno di semi
con tecnologia innovativa”. L’azienda ha inoltre dichiarato di essere “aperta
al dialogo”.
Un rapporto di
Brasil de Fato ha mostrato che Bayer è tra le
società che hanno speso 2 milioni di euro a sostegno di un gruppo che cerca di
influenzare le decisioni del potere pubblico per rilasciare più pesticidi.
I dati sono stati raccolti dall’organizzazione ambientalista Amigos da Terra,
che ha rivelato che gruppi come l’Instituto Pensar Agropecuária (IPA) ricevono
denaro per promuovere l’uso di pesticidi e sminuire il ruolo dell’agrobusiness
nella deforestazione del paese.
Insieme ad aziende come BASF e Syngenta, Bayer fa parte del Sindacato
Nazionale dell’industria di Prodotti per la difesa Vegetale (Sindiveg), che
lavora per cercare di approvare pesticidi considerati pericolosi, come il
glifosato e il paraquat.
Interpellata da brasil de fato dopo la pubblicazione del report, bayer non
ha risposto.
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