Finalmente è stata adottata una disciplina normativa che consente con facilità
l’installazione di pannelli fotovoltaici per utilizzo domestico sul tetto della
propria casa.
Con esclusione delle aree tutelate con vincoli ambientali e
storico-culturali (decreto legislativo
n. 42/2004 e s.m.i.), i pannelli fotovoltaici potranno esser
installati con semplice comunicazione ai sensi degli artt. 9 e ss. del decreto-legge 1
marzo 2022, n. 17.
Queste non sono speculazioni energetiche, ma un bel passo avanti verso un
positivo utilizzo delle fonti di energia rinnovabili.
Gruppo d’Intervento
Giuridico odv
qui il decreto-legge 1
marzo 2022, n. 17.
da Il Fatto Quotidiano, 3 marzo 2022
La norma, spiega la relazione illustrativa, prevede l’estensione dell’ambito
applicativo dello strumento del Modello unico semplificato per la
realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici
integrati sui tetti degli edifici agli impianti di potenza superiore a 50 kW e
fino a 200 kW. L’installazione sarà equiparata alla “manutenzione ordinaria”.
Una spinta agli impianti fotovoltaici domestici con permessi
più veloci e semplici per favorire la transizione energetica ma anche
far pesare di meno l’elettricità sulle tasche delle famiglie.
E’ l’obiettivo di uno degli articoli del
decreto bollette pubblicato l’1 marzo in Gazzetta ufficiale, che
equipara l’installazione di un impianto solare alla “manutenzione ordinaria”:
come imbiancare una parete. “L’installazione, con qualunque modalità, di
impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti
fuori terra diversi dagli edifici”, si legge nella relazione illustrativa che
accompagna il decreto atteso in aula il 28 marzo, “non è subordinata
all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque
denominati”. Basterà scaricare un modulo on line dal sito del
Gse, il gestore dei servizi energetici, o da quello del ministero dello
Sviluppo economico, e spedirlo allo stesso gestore a inizio lavori e alla loro
conclusione.
La norma, spiega ancora la relazione, prevede l’estensione dell’ambito
applicativo dello strumento del Modello unico semplificato per la
realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici
integrati sui tetti degli edifici agli impianti di potenza superiore a 50 kW e
fino a 200 kW. Un impianto fotovoltaico domestico permette un risparmio
in media di 1.500 euro all’anno sulle bollette rispetto al prelievo di
energia elettrica dalla rete, secondo il Solar Index Italy, uno studio sul
mercato italiano del settore. Non poco in questi mesi di continui rincari dei
prezzi dell’energia, tamponati solo in piccola parte dagli interventi del
governo su Iva e oneri di sistema.
I pannelli non potranno essere posizionati ovunque. Restrizioni sono
previste ancora per i beni vincolati, quelli che ricadono nel codice dei
beni culturali e che, quindi, sono sottoposti alle
autorizzazioni paesaggistiche. Fanno eccezione, spiega infatti la relazione
che accompagna il provvedimento, gli immobili e le aree dichiarati di notevole
interesse pubblico di cui all’articolo 136, comma 1, lettera b e lettera c del
codice dei beni culturali e del paesaggio. Ossia ville, giardini e
parchi, che si distinguono per la loro non comune bellezza, e i
complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente
valore estetico e tradizionale inclusi i centri ed i nuclei storici. Un
passaggio importante, perché estende la limitazione per il pannello libero ai
centri storici sottoposti a vincolo.
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