Mai sanzionare un paese ricchissimo di materie prime, specie se le tue sanzioni colpiscono le tue industrie e contemporaneamente questo paese ha sbocchi commerciali ben più floridi, redditizi, capace di farti schizzare in alto la bilancia commerciale e il surplus delle partite correnti, che si riflette in un rafforzamento della sua moneta, mentre la tua ormai è dollarizzata.
Fonte Bloomberg di oggi, prodotti energetici russi verso la Cina aumentati
da febbraio a settembre, fonte Gacc (General Administration of chinese customs)
da 30 miliardi a 50. E poi boom di importazioni cinesi dai russi di nlckel,
carbone, alluminio, palladio ecc. Una massa enorme di 1,4 miliardi di persone
affamate di materie prime o che cambiano partner economici, visto che sul
petrolio i russi si stanno avvicinando ai sauditi come primo partner dei
cinesi.
Due giorni fa la notizia dell'associazione degli importatori europei che
pregano la Commissione di non mettere sanzioni sull'alluminio, pena chiusura di
migliaia di aziende. Prezzi alla produzione eurozona 43.2, la Commissione, in
nome dell'alleanza atlantica, sta distruggendo l'apparato industriale europeo.
I prezzi alla produzione cinese pari allo 0.9, frutto anche del fatto che
scontano prezzi minori sul mercato russo, li porta ad una posizione
invidiabile. Mi chiedo se nella Commissione ci sia gente preparata sul
commercio internazionale, sull'economia industriale e sulle relazioni
internazionali. Ma ormai ne dubito fortemente. L' Accademia ha sfornato asini
negli ultimi 40 anni.
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