martedì 28 febbraio 2023

La speculazione energetica nei mari della Sardegna, diciotto istanze per centrali eoliche offshore e diciotto atti di opposizione del GrIG. No al Far West!

 

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato (25 febbraio 2023) quattro atti di opposizione ad altrettante istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione delle ennesime centrali eoliche offshore nei mari della Sardegna, in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale.

Con queste ultime siamo a diciotto istanze e a diciotto atti di opposizione.

Queste ultime istanze e i relativi atti di opposizione riguardano

* il progetto di centrale eolica offshore “San Pietro Nord” proposto dalla della società milanese Ninfea Rinnovabili s.r.l. (ha presentato analoghe richieste nei mari della Sicilia sud-est e della Sicilia sud-ovest), per “l’installazione offshore di 33 aerogeneratori di potenza nominale di 15 MW cadauno e di 1 aerogeneratore di potenza nominale di 9.0 MW per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 504.0 MW ad una distanza minima di circa 23 km dall’Isola di San Pietro e 28 km dall’Isola di Sant’Antioco (SU)” su oltre 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Portoscuso;

* il progetto di centrale eolica offshore “San Pietro Sud” proposto dalla dalla società milanese Regolo Rinnovabili s.r.l. (ha presentato analoghe richieste nei mari della Sardegna nord-ovest, di Brindisi e della Maremma toscano-laziale), controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. AG, per “l’installazione offshore di 34 aerogeneratori di potenza nominale di 15.0 MW cadauno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 510.0 MW ad una distanza minima di circa 23 km dall’Isola di San Pietro e 31 km dalla costa di Portoscuso (SU) e da Capo Pecora (Iglesias)”, su oltre 200 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Portoscuso;

* il progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 1” proposto dalla società milanese . Avenhexicon s.r.l. (ha presentato analoghe richieste nei mari della Sardegna nord-ovest e della Gallura), joint venture fra il gruppo Hexicon e Avapa Energy, per “la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nella zona di mare territoriale antistante la costa meridionale della Sardegna, nel tratto di mare antistante Capo Teulada e l’Isola del Toro” con “un numero totale di aerogeneratori pari a 64 ed una potenza totale dell’impianto di 1.600 MW”, su circa 400 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius;

* il progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 2” proposto sempre dalla società milanese . Avenhexicon s.r.l. per “la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nella zona di mare territoriale antistante la costa meridionale della Sardegna, nel tratto di mare antistante Capo Teulada e Capo Spartivento” con “un numero totale di aerogeneratori pari a 30 ed una potenza totale dell’impianto di 750 MW”, su circa 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius.

Il GrIG ha presentato gli atti di opposizione alla Capitaneria di Porto di Cagliari e ha informato contemporaneamente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Rappresentante unico statale nelle Conferenze di servizi, la Regione autonoma della Sardegna, i Comuni di Carloforte, Portoscuso, Iglesias, Fluminimaggiore, Teulada, Domus de Maria, Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius…

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…Che cosa si potrebbe fare.

Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica.

Siamo ancora in tempo per cambiare registro.

In meglio, naturalmente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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