Da più di quindici anni l'associazione
Punti di Vista si occupa di diffondere consapevolezza e avvicinare i giovani
alla natura in Sardegna, dove organizza percorsi formativi e didattici
focalizzati sull'educazione ambientale. L'ultima iniziativa lanciata
dall'associazione sta dando corpo a un sogno nel cassetto: creare una rete che
riunisca le realtà isolane che si occupano di outdoor education.
Contribuire
a pensare, plasmare e sviluppare una società secondo principi che si ispirano
ad approcci ecologici, alla democrazia attiva e all’intercultura. È ciò che
succede in Sardegna da più di quindici anni. Sull’Isola è infatti attiva Punti
di Vista, che «non è solo un’associazione culturale no profit nata a Cagliari
nel 2006, attiva sul territorio con la sua ragnatela di collaborazioni costruita
nel tempo, ma è anche una filosofia di vita, una continua ricerca», spiega
Maria Lasi, Presidente di Punti di Vista, che abbiamo
intervistato per conoscere un po’ più da vicino questa interessante realtà
associativa.
Cos’è
Punti di Vista?
Dal momento della fondazione ad oggi,
l’associazione ha incontrato sguardi diversi, culture diverse, curiosità
specifiche, modi di parlare, di essere, di vivere. Lungo il percorso ha
incrociato tante persone che ne hanno fatto parte in maniera più o meno
impegnata e che, a modo proprio, hanno lasciato un segno arricchendo chi ne fa
parte.
A seguire e tracciare i sogni, al momento, ci sono circa sei persone, più una serie di altri collaboratori e collaboratrici che hanno diversa formazione e competenze specifiche: esperti di educazione all’aria aperta, ecologi, naturalisti, musicisti, psicologi, educatori, archeologi, ingegneri, insegnanti di inglese e spagnolo, guide turistiche ed escursionistiche, illustratori e videomaker, persone appassionate di lettura, musica, teatro, arte e amore per la natura e i suoi esseri viventi. Ognuno dà il proprio contributo su progetti specifici.
Qual
è la particolarità della sua mission?
Punti di Vista è nata con l’idea di
contribuire allo sviluppo della personalità individuale e della società secondo
principi che si ispirano ad approcci ecologici, alla democrazia attiva e
all’intercultura. Il nome Punti di Vista esprime il nostro desiderio di
sviluppare uno sguardo aperto e curioso che abbracci la totalità dei diversi
aspetti della realtà, per questo ogni tematica viene affrontata da diverse
angolazioni.
I laboratori che proponiamo sono
finalizzati a rielaborare le proprie conoscenze e a sviluppare un pensiero
ecologico e critico. Dal 2014 l’associazione si è specializzata in percorsi di
ecologia e outdoor education, sviluppando progetti di gioco ed esplorazione in
natura, scuola all’aria aperta e didattica esperienziale, formazione docenti e
residenze in foresta.
Nei primi anni di attività abbiamo attivato percorsi di promozione e animazione alla lettura, intercultura ed educazione ambientale nelle scuole e nelle biblioteche. Poi è successa una cosa molto bella che ha segnato un cambiamento importante: nel 2014 l’associazione ha vinto due bandi con Ente Foreste, uno per il progetto Io, L’ambiente e gli Altri – progetto di formazione per docenti e operatori ente foreste sull’educazione in natura – e l’altro per Equilibri Naturali, che consisteva nel portare un gruppo di 16 bambini e bambine per 10 incontri nelle foreste della Sardegna; a chiudere il percorso, due giorni e una notte nella Foresta di Montimannu a Villacidro.
Questo
ci porta a introdurre un tema per voi fondamentale: l’educazione in natura.
Questa esperienza è stata forte per i
partecipanti, ma ancora di più per noi stessi! Da quel momento abbiamo deciso
che il nostro lavoro sarebbe stato quello: portare bambini, bambine, adulti a
vivere a contatto con la natura. È nato così il progetto Vita da Elfi e abbiamo imboccato una via
che ci ha portato a specializzarci in percorsi di ecologia, nel senso più ampio
e profondo del termine: educare al pensiero ecologico.
Questo per noi va ben oltre la cosiddetta
“outdoor education”: vediamo la natura come la nostra casa, come contesto per
lavorare sulle relazioni, creare legami, valorizzare curiosità e sguardi per
contribuire allo sviluppo della personalità individuale e sociale. Da allora
abbiamo realizzato diversi progetti, collegati da un filo conduttore ma che
hanno spaziato in diverse tematiche e approfondito ambiti specifici. Fra
questi, ad esempio, un progetto radiofonico, un museo naturalistico itinerante,
un progetto altamente inclusivo su natura e astronomia.
Quali
prospettive per il futuro?
Continuiamo a rafforzare i legami nel
territorio sia a livello regionale che nazionale, infatti stiamo attivando una
nuova sede in una zona di Cagliari per noi molto significativa: la Municipalità
di Pirri. Inoltre continuiamo a coltivare la nostra filosofia del viaggio come
mezzo di scoperta e conoscenza e l’idea di portare il progetto Vita da Elfi in
diversi paesi d’Europa e Sud America.
Non
possiamo dimenticare la rete educativa che sta nascendo in Sardegna.
Sì. Quest’anno abbiamo avuto
l’opportunità cominciare a realizzare un sogno che era nel cassetto da molto
tempo: creare una rete delle realtà che in Sardegna si occupano di educazione
in natura, con l’obiettivo di facilitare l’organizzazione di azioni comuni,
momenti di scambio, formazione e supporto reciproco. Alla rete hanno aderito
anche alcuni partner nazionali e internazionali con i quali siamo felici di
creare dei ponti.
Il progetto è iniziato nel 2022 grazie a
un finanziamento della Fondazione di Sardegna. Abbiamo fatto un incontro on
line e due incontri in presenza in diversi posti della Sardegna. Durante questi
primi incontri, abbiamo fatto in modo che le organizzazioni coinvolte si
conoscessero tra loro e, insieme, abbiamo avviato un processo di progettazione
comune. Attualmente siamo 22 partner interessati a portare avanti questo
sogno. Qui il racconto
dell’incontro tenutosi lo scorso novembre dal titolo Il Parco, un libro da
sfogliare: percorso dell’ossidiana.
Nessun commento:
Posta un commento