Era ovvio.
Era uno
degli argomenti utilizzati nei nostri atti di intervento con “osservazioni” nei
rispettivi procedimenti di valutazione
d’impatto ambientale (V.I.A.).
Una delle
tante follìe della progettata monocoltura eolica che vorrebbero realizzar in
Marmilla è ben rappresentata dalla contiguità che diventa
addirittura sovrapposizione dei progetti di centrali eoliche.
Come Cani che
si disputano l’unico osso.
Follìa evidenziata dal progetto di centrale eolica “Marmilla” proposto dalla società
milanese Engie Trexenta s.r.l. in varie località agricole della Marmilla,
nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei, e dal progetto di centrale eolica “Serras”, proposto dalla società torinese
Asja Serra s.r.l. sempre nel paesaggio agricolo della Marmilla, nei
Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona (SU).
I due
progetti si sovrappongono e ora – dopo aver presentato reciprocamente atti di
“osservazioni” in contestazione – hanno provveduto a eliminare complessivamente quattro pale eoliche (due
a testa) dai rispettivi progetti.
Nella
sostanza non cambia nulla.
A questi
progetti si aggiunge il progetto di centrale eolica “Luminu” proposto dalla GRV Wind
Sardegna s.r.l. in località varie della Marmilla e del Sarcidano,nel
paesaggio agrario-archeologico alle pendici della Giara, nei Comuni
di Barumini, Escolca, Gergei, Las Plassas, Villanovafranca, Genoni, Gesturi, Nuragus.
In tutto
ventinove pale eoliche alte più di 200 metri per una
produzione energetica che servirà fondamentalmente ai lucrosi ricavi delle
società energetiche.
L’associazione
ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato atti di
intervento con “osservazioni” in tutti i rispettivi procedimenti di valutazione
d’impatto ambientale (V.I.A.), perché un conto è il sacrosanto ricorso
alle energie da fonte rinnovabile, tutt’altra cosa è la speculazione energetica e il collegato accaparramento
di terreni agricoli (o land grabbing di
casa nostra).
E interverrà
anche nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) del progetto “Impianto eolico di Collinas”, presentato dalla Sorgenia
Renewables s.r.l., altre otto torri eoliche – una delle
quali a soli 750 metri dal Nuraghe Genna Maria – (48 MW di potenza
complessiva) nei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.
Ribadiamo
ancora una volta la nostra proposta: sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato
a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra
dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di
Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione
ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore
offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale
degli impianti di produzione energetica.
Siamo ancora
in tempo per cambiare registro.
In meglio,
naturalmente.
Gruppo d’Intervento
Giuridico (GrIG)
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