Una delle sottospecie più
deleterie dell’Homo politicus è quella che cerca di acquisire
consensi elettorali sulla pelle, letteralmente, di chi non si può
difendere e nemmeno può dir qualcosa a sua discolpa.
Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio
Fugatti, leghista a guida di una amministrazione di centro-destra,
sta cercando consenso in vista delle prossime elezioni provinciali dell’autunno 2023 e
lo fa anche a spese di Orsi e Lupi, perché il livello di certi amministratori rispecchia
fedelmente il livello di certi amministrati.
Ha, quindi, deciso di colpirne due per educarne
cento, anche se in realtà sarebbero solo una trentina i
Lupi presenti in Lessinia, parte trentina e parte veneta, discendenti di Slavc e di Giulietta, la prima
documentata riproduzione (2013) di una coppia di Lupi sulle Alpi orientali dopo
un secolo.
I Lupi hanno, quindi, imparato a superare le recinzioni
elettrificate che, fino al maggio 2023, sono servite a tenerli lontani e in
breve tempo hanno predato sedici Vitelle e due Asini. I Lupi hanno imperversato,
a quanto pare, solo lì, ma nessuno ne ha scoperto il motivo.
Ovviamente di cambiare i metodi di allevamento,
di migliorare le recinzioni elettriche (per esempio, aumentando il voltaggio)
non se ne parla, la colpa è dei Lupi, che han prede
facili a portata di zampa.
Su ricorso della Leal, il T.A.R. di Trento ha disposto
attività istruttoria (decreti cautelari presidenziali Sez. I nn. 67 e 68 dell’1 agosto 2023) e ha fissato
udienza collegiale per discutere sull’eventuale sospensione degli effetti del
decreto presidenziale per il 14 settembre 2023 (decreto cautelare presidenziale Sez. I n. 73 dell’8
agosto 2023), data in cui, però, i due Lupi potrebbero esser
stati fatti fuori senza tanti complimenti.
Ed ecco, infatti, i motivi per cui il Presidente
Fugatti si scaglia contro il provvedimento
cautelare del Consiglio di Stato (decreto cautelare presidenziale Sez. III n. 3331 dell’11
agosto 2023) che congela qualsiasi abbattimento fino all’esito
dell’udienza del T.A.R. Trento del 14 settembre prossimo: “decisioni
inconcepibili per l’autonomia trentina … contro l’autonomia e contro
l’agricoltura di montagna”.
Fortunatamente l’Italia è uno Stato di diritto e le furbate
elettoralistiche sulla pelle di Lupi e Orsi hanno veramente stancato.
Forse – prima o poi – colpiti da
ordinanze, decreti e sentenze, si educheranno anche gli
amministratori pubblici.
Gruppo
d’Intervento Giuridico (GrIG)
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