“La presenza delle forze armate a Cagliari è talmente invasiva che riguarda anche la spiaggia del Poetto, dove si trovano 8 diversi stabilimenti balneari, appartenenti rispettivamente all’Esercito, all’Aeronautica, due alla Marina, oltre a quelli dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza”, afferma il Collettivo A Foras.
“In totale una superficie di oltre
100.000 mq (10 ettari) dell’arenile del Poetto sono recintati e riservati alla
fruizione esclusiva dei militari e dei loro parenti e ospiti” … “Gli
stabilimenti hanno al proprio interno bar e ristoranti, case, bungalow, cabine
e campi per diversi sport, oltre alle zone occupate dagli ombrelloni a ridosso
della battigia”, prosegue la nota degli antimilitaristi.
“Tutti i prodotti e i servizi vengono
offerti ai militari ad un costo medio fra le 4 e le 6 volte inferiore rispetto
alle strutture private del Poetto, negli stabilimenti sono stati costruiti fra
gli anni ’60 e ’70 edifici impattanti di grandi dimensioni e in almeno un caso
(Lido del Finanziere) sono stati compiuti degli abusi edilizi durante recenti
lavori di manutenzione, poi demoliti in seguito ad un’interrogazione
parlamentare del deputato Cotti, nel 2017 – scrivono ancora – Questi
stabilimenti sono uno dei simboli dello strapotere dell’esercito italiano in
Sardegna e dei privilegi anacronistici di cui i militari godono nella nostra
terra”.
“Se hanno diritto a questo tipo di
welfare in quanto dipendenti pubblici, per quale motivo non dovrebbero goderne
lavoratori molto più utili come i medici, gli infermieri e gli insegnanti?
La scorsa estate lo stabilimento
dell’Esercito si è fatto promotore di un’iniziativa benefica, con l’evidente
finalità di miglioramento della propria immagine, in collaborazione con
l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Cagliari”, incalza A Foras.
“Per le prossime tre estati il lido
dell’Esercito ospiterà persone con gravi disabilità, per un numero massimo due
o quattro contemporaneamente, in base al tipo di disabilità – conclude A Foras
– A noi piace molto questa iniziativa che può dare un’idea su come riutilizzare
lo stabilimento dell’Esercito quando riusciremo a farlo chiudere, per dare la
possibilità di soggiornare al Poetto a tutti i malati, i disabili e le loro
famiglie”.
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