domenica 22 maggio 2022

scrive Mario Guerrini, sulla sanità in Sardegna

  

Di loro non si parla mai. Perché non sono neanche in grado di farsi ascoltare. Sono i GCA, i pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. Cioè i pazienti che hanno avuto un danno cerebrale acuto. A volte fino al coma. In Sardegna, secondo i protocolli, dovrebbero avere a disposizione 50 posti letto di Neuroriabilitazione. Invece ne ha appena 12. A Oristano. L'importante e vasta area cagliaritana, la più popolosa dell'Isola, non ha neanche un posto. Ne aveva 10, ma con la pandemia sono scomparsi. Un altro aspetto mortificante di una situazione sanitaria che in Sardegna, colpisce i più "difficili". Spero che la voce dell'Osservatorio serva a dare giustizia sanitaria e assistenziale a questi sfortunati e alle loro famiglie.

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Lo scandalo dei medici in affitto. La trovata "magica" della Sanità della Sardegna. Con la riforma del Governatore Solinas. Il sistema sanitario sardo è oggi totalmente i mano ai leghisti. L'Assessore è del Carroccio (Mario Nieddu), la DG dell'Ares è la veneta Annamaria Tomasella. Di questo sconcertante e costoso capitolo se n'è occupato stamane anche il Fatto Quotidiano. Sull'argomento ero già intervenuto con il mio Osservatorio dopo un servizio su Rete 4 dei giorni scorsi. Andrea Sparaciari, sul Fatto, racconta particolari inediti e di grande curiosità. Scrive come l'esperimento sia cominciato a Ghilarza. Per proseguire poi a Oristano e Bosa. I 690 mila euro di spesa previsti sono già saliti a 1 milione e mezzo. E la cosa dovrebbe essere estesa a tutta l'Isola. Il reclutamento dei medici, tanto per cambiare, è gestito da una Società della Padania, la Mst di Vicenza. Si tratta di sanitari senza specializzazione messi in servizio nei Pronto Soccorso. Dove svolgono esclusivamente lo stesso lavoro delle Guardie Mediche. Che costano un decimo. Come sottolinea Andrea Sparaciari. Nella Sardegna dell'era Solinas accade anche questo.

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L'Asse Sardegna-Padania. Quello che gestisce, sciaguratamente, la Sanità dell'Isola. Torno sullo scandalo (Osservatorio precedente) dei medici in affitto nell'oristanese. Un bel servizio di Marco Caiazzi, per la trasmissione Fuori dal Coro, di Mario Giordano, ha rivelato giorni fa retroscena preoccupanti. I medici in affitto ricevono, a turno, 600 euro giornalieri. Non devono avere competenza specialistica di Pronto Soccorso. Possono visitare solo pazienti in codice bianco o verde. Negli altri casi, gialli e rossi, se non c'è l'intervento di uno specialista, vengono stabilizzati e trasferiti. Il tutto con guadagni stratosferici per la Società privata che li recluta e gestisce. Sarà un caso, ma questa Società è dislocata in Padania. A Vicenza. Ormai, la salute pubblica in Sardegna viaggia nelle scelte infelici Sardegna-Padania. A cura dell'assessore leghista indigeno Nieddu e di responsabili dell'organizzazione sanitaria importati appunto dalla Padania. Con il beneplacito del Governatore salviniano sardista, Christian Solinas. Tra l'altro il bravo Caiazzi ha scoperto che uno dei medici in affitto nel Pronto Soccorso di Oristano nel 2013 è stato condannato per omicidio colposo. Per una diagnosi errata.

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L'emergenza sanità. Titola in prima la Nuova Sardegna: "Mancano 4 mila infermieri'. Ed aggiunge: "I migliori vengono reclutati nella Penisola". È sostanzialmente quello che accade anche per i medici. I camici bianchi scarseggiano in tutte le strutture ospedaliere e molti lasciano l'Isola. Perché lo fanno? Perché altrove sono trattati meglio. Sotto il profilo personale, degli emolumenti, delle condizioni di lavoro, del rispetto della professionalità. Insomma, delle condizioni di vita. E tutto ciò determina la crisi ed il collasso del sistema sanitario isolano. E la musica è la stessa per gli operatori sanitari. In questo scenario, il Governatore Solinas promette la costruzione di nuovi ospedali a Cagliari, Sassari, Alghero e nel Sulcis. Come se il problema fosse la mancanza di posti letto e reparti. Che in Sardegna chiudono per mancanza di personale. Dietro c'è un piano di impegni finanziari enorme. Che fa gola a tanti. Strategie folli. Come la compagnia marittima sarda che Solinas mise in piedi quando era assessore regionale ai trasporti. Naufragò miseramente in un mare di debiti. Ma per mostrare grandezza bisogna esprimere anche progetti faraonici. Per questo il Governatore ha già piazzato il suo colonnello di ferro, Temussi, al Centro Regionale di Programmazione. Ed ora sistemerà il suo pupillo Lancioni ai Lavori Pubblici. Ed i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che non ci sono? Problema irrilevante.

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