Di loro non si parla mai. Perché non sono
neanche in grado di farsi ascoltare. Sono i GCA, i pazienti con Gravi
Cerebrolesioni Acquisite. Cioè i pazienti che hanno avuto un danno cerebrale
acuto. A volte fino al coma. In Sardegna, secondo i protocolli, dovrebbero
avere a disposizione 50 posti letto di Neuroriabilitazione. Invece ne ha appena
12. A Oristano. L'importante e vasta area cagliaritana, la più popolosa
dell'Isola, non ha neanche un posto. Ne aveva 10, ma con la pandemia sono
scomparsi. Un altro aspetto mortificante di una situazione sanitaria che in
Sardegna, colpisce i più "difficili". Spero che la voce dell'Osservatorio
serva a dare giustizia sanitaria e assistenziale a questi sfortunati e alle
loro famiglie.
Lo scandalo dei medici in affitto. La trovata
"magica" della Sanità della Sardegna. Con la riforma del Governatore
Solinas. Il sistema sanitario sardo è oggi totalmente i mano ai leghisti.
L'Assessore è del Carroccio (Mario Nieddu), la DG dell'Ares è la veneta
Annamaria Tomasella. Di questo sconcertante e costoso capitolo se n'è occupato
stamane anche il Fatto Quotidiano. Sull'argomento ero già intervenuto con il
mio Osservatorio dopo un servizio su Rete 4 dei giorni scorsi. Andrea
Sparaciari, sul Fatto, racconta particolari inediti e di grande curiosità.
Scrive come l'esperimento sia cominciato a Ghilarza. Per proseguire poi a
Oristano e Bosa. I 690 mila euro di spesa previsti sono già saliti a 1 milione
e mezzo. E la cosa dovrebbe essere estesa a tutta l'Isola. Il reclutamento dei
medici, tanto per cambiare, è gestito da una Società della Padania, la Mst di
Vicenza. Si tratta di sanitari senza specializzazione messi in servizio nei
Pronto Soccorso. Dove svolgono esclusivamente lo stesso lavoro delle Guardie
Mediche. Che costano un decimo. Come sottolinea Andrea Sparaciari. Nella
Sardegna dell'era Solinas accade anche questo.
L'Asse Sardegna-Padania. Quello che gestisce, sciaguratamente, la Sanità dell'Isola. Torno sullo scandalo (Osservatorio precedente) dei medici in affitto nell'oristanese. Un bel servizio di Marco Caiazzi, per la trasmissione Fuori dal Coro, di Mario Giordano, ha rivelato giorni fa retroscena preoccupanti. I medici in affitto ricevono, a turno, 600 euro giornalieri. Non devono avere competenza specialistica di Pronto Soccorso. Possono visitare solo pazienti in codice bianco o verde. Negli altri casi, gialli e rossi, se non c'è l'intervento di uno specialista, vengono stabilizzati e trasferiti. Il tutto con guadagni stratosferici per la Società privata che li recluta e gestisce. Sarà un caso, ma questa Società è dislocata in Padania. A Vicenza. Ormai, la salute pubblica in Sardegna viaggia nelle scelte infelici Sardegna-Padania. A cura dell'assessore leghista indigeno Nieddu e di responsabili dell'organizzazione sanitaria importati appunto dalla Padania. Con il beneplacito del Governatore salviniano sardista, Christian Solinas. Tra l'altro il bravo Caiazzi ha scoperto che uno dei medici in affitto nel Pronto Soccorso di Oristano nel 2013 è stato condannato per omicidio colposo. Per una diagnosi errata.
L'emergenza sanità. Titola in prima la Nuova
Sardegna: "Mancano 4 mila infermieri'. Ed aggiunge: "I migliori
vengono reclutati nella Penisola". È sostanzialmente quello che accade
anche per i medici. I camici bianchi scarseggiano in tutte le strutture
ospedaliere e molti lasciano l'Isola. Perché lo fanno? Perché altrove sono
trattati meglio. Sotto il profilo personale, degli emolumenti, delle condizioni
di lavoro, del rispetto della professionalità. Insomma, delle condizioni di
vita. E tutto ciò determina la crisi ed il collasso del sistema sanitario
isolano. E la musica è la stessa per gli operatori sanitari. In questo
scenario, il Governatore Solinas promette la costruzione di nuovi ospedali a
Cagliari, Sassari, Alghero e nel Sulcis. Come se il problema fosse la mancanza
di posti letto e reparti. Che in Sardegna chiudono per mancanza di personale.
Dietro c'è un piano di impegni finanziari enorme. Che fa gola a tanti.
Strategie folli. Come la compagnia marittima sarda che Solinas mise in piedi
quando era assessore regionale ai trasporti. Naufragò miseramente in un mare di
debiti. Ma per mostrare grandezza bisogna esprimere anche progetti faraonici.
Per questo il Governatore ha già piazzato il suo colonnello di ferro, Temussi,
al Centro Regionale di Programmazione. Ed ora sistemerà il suo pupillo Lancioni
ai Lavori Pubblici. Ed i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che non
ci sono? Problema irrilevante.
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