Come pacifisti siamo indignati perché le risorse che
potrebbero salvare quei bambini ci sono. Basterebbe una riduzione del 5,7%
delle spese militari dei G7 per eliminare fame, malaria e mortalità infantile.
Per questo accusiamo i G7 di omissione di soccorso.
David
Sanger sul New York Times del 22 maggio scorso ha scritto:
"Dalle prime spedizioni americane di armi sofisticate in Ucraina, il
presidente Biden non ha mai vacillato su un divieto: il presidente Volodymyr
Zelensky ha dovuto accettare di non lanciarle mai in territorio russo,
insistendo che violerebbe il mandato di Biden di "evitare la terza guerra
mondiale". Ma il consenso intorno a quella politica si sta sfilando".
L'escalation militare
Ed è il
segretario di Stato Blinken a spingere su Biden per consentire all'Ucraina di
colpire sul territorio russo con armi americane.
In
queste ore anche il segretario generale della Nato Stoltenberg sposa
tale linea avventuriera senza consultare la Nato pur essendone il suo uomo
immagine.
Come
pacifisti non possiamo che essere profondamente preoccupati dalla
possibilità che gli Stati Uniti allentino le restrizioni all'uso di armi
americane da parte dell'Ucraina, permettendo loro di colpire obiettivi in
territorio russo.
Temiamo
che una simile escalation possa portare a conseguenze
catastrofiche, trascinandoci verso una guerra ancora più ampia e
sanguinosa. E in questo, diciamolo pure, siamo dello stesso avviso di Biden e
condividiamo le sue paure, a meno che il presidente non cambi opinione in
queste ore sotto la spinta dei falchi americani, considerando le esercitazione
nucleari di Putin una pura parata militare
Invece
di colpire la Russia sul suo territorio, occorre raddoppiare gli sforzi
diplomatici per trovare una soluzione pacifica al conflitto. Dobbiamo
incoraggiare il dialogo e la negoziazione tra le parti, creando un terreno
comune per un cessate il fuoco duraturo e un accordo di pace.
Le
ragioni sono presto dette.
·
Un'escalation militare rischierebbe di coinvolgere
direttamente la NATO, con
conseguenze imprevedibili e potenzialmente devastanti.
·
Colpire il territorio russo potrebbe provocare una
risposta militare da parte di Mosca, con un'ulteriore escalation del
conflitto e un aumento delle vittime militari e civili.
·
La guerra ha già causato immenso dolore e sofferenza, e prolungarla
non farà che aggravare la situazione per il popolo ucraino.
·
Una soluzione diplomatica, pur se
difficile da raggiungere, è l'unica via di uscita se non si vuole seguire
la strada di una guerra infinita che segnerebbe per anni il martirio del popolo
ucraino che è in condizioni di inferiorità di truppe e dovrebbe mandare a
morire centinaia di migliaia di soldati per una guerra che non riuscirebbe
peraltro a vincere.
La
comunità internazionale ha la responsabilità di agire con urgenza e
determinazione per evitare ulteriori tragedie.
Il G7 in Puglia
Il
movimento pacifista ha il compito di cogliere l'occasione del G7 in Puglia per
contestare la linea fallimentare e controproducente di questo blocco di nazioni
che inviano armi a oltranza, sempre più a lunga gittata. Il G7 ha ottenuto
militarmente il contrario di quello che veniva auspicato, ossia la vittoria di
Kiev. Nonostante tutto, infatti, Mosca avanza e lo fa sempre di più utilizzando
un arsenale di bombe sempre più distruttive.
Il G7 è
guidato da un gruppo di leader autolesionisti. Potrebbero essere i leader della
soluzione di tutti i problemi mondiali - ne hanno le risorse - ma preferiscono sprecarle
nel riarmo.
Il
movimento pacifista ha messo a punto una serie di iniziative di contestazione
del G7.
E' uno
scandalo che si aumentino le spese militari quando basta una piccola quota
della spesa militare del G7 per eradicare dal pianeta la fame, la malaria e la
mortalità infantile.
Stiamo elaborando dei dati eloquenti che presenteremo
nei seminari del Controforum G7 che si terranno dai Missionari Comboniani di
Bari il 31 maggio e il 1° giugno a Bari.
Sono
dati scandalosi.
Emerge
che con una riduzione del 5,7% delle spese militari del solo G7 si potrebbe
eliminare la morte per FAME (-0,94%), la MALARIA (-1,06%) e la MORTALITA'
INFANTILE in eccesso (-3,7%). Quindi basterebbe una riduzione del 5,7%
delle spese dei G7 per eliminare fame, malaria e mortalità infantile. Senza
per questo perdere la superiorità rispetto alla Russia che spende 109 miliardi
di dollari anno rispetto ai 1.166 miliardi di dollari dei paesi del G7.
Scendendo a 1.099 miliardi di euro il G7 non perderebbe la superiorità
militare (superando di 10 volte il budget della Russia) ma avrebbe
risolto con 66/67 miliardi di dollari tre grandi problemi mondiali: fame,
malaria e mortalità infantile.
Che
altro dire? I numeri parlano da soli. Il G7 non sta spendendo in armi per
mantenere l'equilibrio militare ma per mantenere la superiorità militare. Una
schiacciante superiorità sull'altare della quale vengono sacrificate le vite
degli esseri umani che non vengono soccorsi.
Questo
G7 è responsabile della morte di milioni di persone perché potrebbe salvarle ma
vuole destinare le risorse necessarie a salvarle al riarmo e alla supremazia
militare.
Questo G7 va contestato senza sconto alcuno, senza
alcuna indulgenza.
Va
contestato con la forza della nonviolenza e della verità. Con la forza
dell'indignazione.
Omissione di soccorso
Ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di 5
anni perde la vita, per
un totale di oltre 24.000 bambini al giorno, quasi 9 milioni in un anno.
E cosa fanno i grandi del G7? Si riarmano invece di salvare questi bambini.
Noi pacifisti pertanto li accusiamo di omissione di
soccorso.
Il
codice penale italiano prevede la pena della reclusione per “chi,
trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne
immediato avviso all'autorità".
L'omissione
di soccorso che vale per i cittadini non vale per gli stati più ricchi che
lasciano morire le persone in difficoltà.
E ciò
che fa ancora più male è che le navi dei volontari che soccorrono eroicamente
chi fugge dall'inferno della storia vengono fermate e multate. Gli eroi del
nostro tempo che soccorrono vengono fermati. Gli eroi del nostro tempo come
Julian Assange vengono tenuti in carcere perché hanno rivelato le stragi nella
nostre guerre cosiddette "umanitarie". Gli eroi del nostro tempo come
l'avvocato militare australiano David McBride è stato condannato al
carcere perché ha rivelato i crimini di guerra delle truppe australiane in
Afghanistan. E l'Europa collabora con Israele inviando armi assieme agli Stati
Uniti mentre i civili vengono straziati da quelle armi, mentre gli organismi internazionali
stanno mettendo sotto accusa il governo israeliano per crimini contro
l'umanità.
Questa
Europa, questo G7 è lo scandalo del nostro tempo e va contestato.
Il G7
ha tutti quei bambini sulla coscienza. Pensate che l'Unicef si deve rivolgere a
noi cittadini per effettuare quelle donazioni che dovrebbero fare i governi. E'
uno scandalo.
Non
possiamo ripetere all'infinito che Putin è un criminale. Putin è un criminale,
ma questo non ci assolve dalle nostre nefandezze, dalle nefandezze dei nostri
governi. Dai nostri governi che saranno processati dagli storici per ciò che
non hanno fatto per salvare il mondo dalla povertà oggi che ve ne erano le
condizioni, oggi che ve ne sono le possibilità.
Risvegliare le coscienze
Una
parte dell'umanità vive nell'inferno della storia ma i nostri canali televisivi
sono pieni di giochi a quiz e di trasmissioni demenziali fatte per addormentare
le coscienze e abituarci allegramente alla nostra ignavia, alla nostra
complicità, alla nostra terribile perdita del senso della stessa solidarietà
umana.
Fate
attenzione alla disumanità in cui viviamo: delle gradi questioni di cui abbiamo
parlato e che attanagliano i più poveri non ne parlano neppure nei telegiornali
perché tanto 9 milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia!
E
quello che è ancora più grave è che ci hanno instillato l'istinto di aver paura
dei poveri, che ci possono invadere per la disperazione, e non dei ricchi,
che invece vengono presentati come gli eroi del nostro tempo, come il modello
di vita e di successo da presentare ai nostri giovani.
Tutto
questo ci chiede di essere protagonisti, assieme a Papa Francesco, di una nuova
stagione di Resistenza, la resistenza alla disumanità, la resistenza al
cinismo, la resistenza all'indifferenza. E ovviamente la resistenza al fascismo
in tutte le sue forme.
Cittadini,
amici, compagni: ora e sempre Resistenza!
---
Il testo è la base dell'intervento del presidente di
PeaceLink Alessandro Marescotti che parlerà assieme a monsignor Giovanni
Ricchiuti, presidente di Pax Christi, alla Festa dei popoli di oggi a Bari.
Note: L'autore dell'articolo si è avvalso in alcuni
punti dell'IA generativa sotto il profilo dell'assistenza linguistica e della
ricerca di informazioni.
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