Solo il 7% consuma le consigliate 5 porzioni al giorno di frutta e verdura.
Quattro italiani su 10 sono in eccesso ponderale, uno su dieci obeso. E
non decolla il consumo delle cinque porzioni giornaliere di frutta e
verdura raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione. Se è
vero infatti che pochi italiani adulti nella fascia 19-69 anni, il 3%,
dichiarano di non inserirle nei propri pasti, meno di una 1 persona su 2, il
45%, ne consuma almeno 3 porzioni al giorno. Tra coloro che le mangiano, il 7%
ne consuma la quantità di raccomandata dalle linee guida per una corretta
alimentazione, cioè almeno 5 porzioni. Il 52% si ferma 1-2 al giorno, il 38% a
3-4. A fare il punto sono i dati della sorveglianza Passi e Passi
d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicati sul sito Epicentro
e che fanno riferimento al biennio 2022-2023, che coinvolge almeno l’80%
delle Asl con un campione pari a 275 persone per ciascuna.
Secondo quanto emerge dall’analisi, l’abitudine al consumo dei cosiddetti ‘five
a day’ è più comune nelle donne, nelle persone con minori problemi
economici e cresce con l’avanzare dell’età per arrestarsi negli over 65, dove
la quota di persone che mangiano almeno 3 porzioni al giorno o aderiscono al
five a day ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016. I dati riferiti
dagli intervistati Passi nel biennio 2022-2023 relativi a peso e altezza
portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale, 3 in
sovrappeso (con un indice di massa corporea compreso fra 25 e 29,9) e 1 obeso.
L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più
frequente col crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le
persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di
istruzione. Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia)
continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso
ponderale (sfiorando la metà della popolazione residente).
Le analisi temporali non mostrano significative variazioni temporali
nell’eccesso ponderale a livello nazionale, ma questo è solo il risultato di
andamenti diversi, con cambiamenti non eccessivi ma significativi, delle due
componenti di soprappeso e obesità, nelle tre ripartizioni geografiche fra
generi e classi di età. Il sovrappeso aumenta nel Sud mentre l’obesità
aumenta nel Nord, si tratta di modifiche contenute ma statisticamente
significative; l’aumento di sovrappeso e dell’obesità è sostenuto dalle
classi di età più giovani (18-34enni) mentre fra i 50-69enni si riducono
entrambe; fra le donne aumenta il sovrappeso ma non vi sono differenze di
genere nell’obesità. Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale
riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso e
l’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle
in sovrappeso. Ma il parere del medico viene valutato molto: la quota di
persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è
significativamente maggiore fra coloro che hanno ricevuto il consiglio medico
rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% vs 17%). Tra gli over 65 ad
essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il
15% obeso (IMC ≥30). Con l’avanzare dell’età , specie negli over 75,vi è un
calo ponderale fisiologico: oltre a ridursi la quota di persone in
eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono
peso in modo involontario (definiti come coloro che dichiarano di aver
perso più di 4,5 kg o più del 5% del proprio peso negli ultimi 12 mesi). Il
consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura resta
un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 9%
neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo. La quota di persone che
adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa,
mostra anche una diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque
nel Paese, in particolare nelle Regioni settentrionali. Solo nelle Regioni del
Centro Italia si era intravisto un aumento significativo dal 2008 al 2016, che
poi si è arrestato e ha iniziato la discesa come nelle altre parti del Paese. L’adesione
al consumo delle porzioni di frutta e verdura raccomandate per una corretta
alimentazione significativamente più bassa nelle Regioni nel
Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in
cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (11%)
Nessun commento:
Posta un commento