dal Comitato Su Entu Nostu
𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗽𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗿𝗲𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗲𝗼𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝗿𝗱𝗲𝗴𝗻𝗮, in tutto si vogliono
installare ben 2331 torri eoliche di grandi dimensioni. I richiedenti sono
aziende private che, in virtù del decreto Draghi, vogliono prendere possesso
appellandosi ad un presunto diritto di "pubblica utilità".
Di fatto, si tratta di impadronirsi di una proprietà privata a scopo di
lucro personale senza che il proprietario possa opporsi.
Un furto legalizzato con avvallo dello Stato.
Va detto, infine, che oltre il 90% delle richieste per questi impianti è
localizzato nel meridione. Insomma, ambiente e turismo sono un affare che si
può permettere solo il nord.
La mappa è reperibile nel sito web di TERNA.
Il gruppo Terna è proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN)
dell'elettricità in alta e altissima tensione, ed è il più grande operatore
indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica (TSO) in Europa.
Pale eoliche e
fotovoltaico, i numeri dell’invasione pianificata in Sardegna – Enrico Fresu
La mappa di Terna disegna un’Isola a pois. Ogni cerchio è una richiesta di allaccio per un impianto di produzione di energia rinnovabile: gigawatt enormemente al di sopra delle necessità
Un assalto, quindi, quello che emerge dai dati
messi a disposizione da Terna nella sua mappa Econnextion, che
riporta «il monitoraggio delle richieste di connessione alla rete per
impianti rinnovabili», considerato «fondamentale per individuare trend e aree di maggiore
concentrazione degli impianti e poi pianificare, di conseguenza,
lo sviluppo delle infrastrutture e di tutti gli strumenti necessari al
raggiungimento degli ambiziosi target internazionali».
In
termini assoluti l’Isola, con i suoi (nemmeno) 1,6 milioni di abitanti è la
terza regione per numero di domande di allaccio depositate (seconda se si parla
di eolico). In testa c’è la ben più popolosa Puglia (oltre 4 milioni registrati
all’anagrafe), seguita dalla Sicilia (5 milioni). Ma se il parametro sono gli abitanti, l’Isola è
la terra con più richieste.
Per la Sardegna negli uffici di Terna risultano
depositate 650 pratiche di attivazione di impianti rinnovabili (e
il dato è aggiornato al 31 marzo, manca ancora l’ultimo trimestre): 406
sono per il solare, 208 per l’eolico a terra e ben 36 per campi di torri
del vento in mare. In tutto le pale sarebbero 2.331, tutte di grandi
dimensioni, anche più alte di 250 metri. Una ogni 680 abitanti.
Per
avere un termine di paragone: in
Puglia le richieste per l’eolico sono 383, ma la popolazione è ben oltre
il doppio. Un altro dato, per capire. Le istanze in
tutta Italia sono 4.674. Di queste, ben 2.809 sono tra Sardegna, Puglia e
Sicilia. In Lombardia sono in tutto 19, tutte per il solare. Lì il vento
non c’è, ma la richiesta di energia è tanta. Arriverà (solo) da sud e dalle
isole?
«I richiedenti sono aziende private che, in virtù del decreto Draghi, vogliono prendere possesso appellandosi ad un presunto diritto di "pubblica utilità". Di fatto, si tratta di impadronirsi di una proprietà privata a scopo di lucro personale senza che il proprietario possa opporsi»: questa, davanti ai dati, è la posizione del comitato “Su Entu Nostu, che si è costituito contro l’eolico nel Medio Campidano, «un furto legalizzato con avvallo dello Stato. Va detto, infine, che oltre il 90% delle richieste per questi impianti è localizzato nel meridione. Insomma, ambiente e turismo sono un affare che si può permettere solo il nord».
https://www.reportsardegna24.it/notizie/ambiente/legambiente-a-favore-delleolico-offshore-pseudo-ambientalisti-a-favore-della-deturpazione-delle-coste/
RispondiEliminaHi great reading yourr blog
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