… per sostenere un progetto europeo che metta al centro la salute come bene comune e senza extra-profitti.
Comunicato stampa di Medicina Democratica
Scienziati, economisti e rappresentanti di organizzazioni della
salute lanciano un appello a sostegno della proposta di un’infrastruttura
pubblica europea che sviluppi vaccini e farmaci come bene comune che verrà
discussa il 28 settembre presso il Parlamento Europeo. Nata all’interno del
Forum Disuguaglianze e Diversità, l’idea è stata poi sviluppata da Massimo
Florio con un gruppo di ricerca internazionale su richiesta dello Science and
Technology panel del Parlamento Europeo. Si avvia ora il confronto con le
istituzioni
Roma, 13 luglio 2022. Mentre i
cittadini e le cittadine europei sono ancora nella morsa del Covid-19 e
delle sue varianti, e stanno iniziando i piani per la quarta dose, al di là
dell’Atlantico l’amministrazione Biden, secondo la notizia riportata da Reuters
e Wall Street Journal,
ha sottoscritto un contratto con Pfizer da $3,2 miliardi per 105 milioni di
dosi a $30 dollari l’una. Studi indipendenti (Imperial College, Londra; Light e
Lexchin, Journal of the Royal Society of Medicine) stimano il costo di una dose
di vaccino a mRNA fra 1,20 e 3 dollari: si genera quindi un margine di profitto lordo
del 900% per la casa farmaceutica. In Europa si apre invece un’opportunità senza precedenti di
andare in una direzione diversa, mettendo al primo posto il diritto alla
salute.
Il prossimo 28 settembre, presso
il Parlamento Europeo, si discuterà l’idea di costituire un’infrastruttura pubblica comune
di ricerca biomedica, per lo sviluppo autonomo di nuovi farmaci,
vaccini, diagnostica e tecnologie medicali, orientata dai bisogni della salute, sostenuta dai
governi della UE, aperta a paesi terzi, in dialogo con la società civile, in
grado di valorizzare le eccellenti capacità esistenti in Europa nelle
Università, negli istituti no-profit, nelle imprese innovative, sulla base di
contratti trasparenti e senza esclusive brevettuali.
A sostegno della proposta parte
oggi una lettera aperta alle
Istituzioni europee e ai Governi, che vede tra i promotori oltre a Massimo Florio,
Professore di Scienza delle Finanze, dell’Università di Milano, membro del
Forum Disuguaglianze e Diversità e autore dello studio che verrà discusso, e a Fabrizio Barca,
co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, all’interno del quale
l’idea è nata, anche Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto di Ricerche
Farmacologiche “Mario Negri”, Giuseppe Remuzzi, Direttore scientifico dell’Istituto
di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” e Professore “per chiara fama”
dell’Università di Milano, Vittorio Agnoletto, Medico, coordinatore campagna
NO profit on pandemic, Nicoletta Dentico, Giornalista Cofondatrice dell’Osservatorio
Italiano sulla Salute Globale, Roberto Romizi, Presidente Associazione Medici per
l’Ambiente ISDE Italia e Giuseppe Masera, già Direttore Emato-oncologia
pediatrica dell’Università Milano Bicocca. E tra i primi firmatari tanti altri
studiosi e studiose, rappresentanti di associazioni scientifiche e della
cittadinanza attiva, nonché le ex Ministre della salute Rosy Bindi e Giulia Grillo.
“Con un bilancio annuo simile a quello della Agenzia Spaziale
Europea (circa 7 miliardi di euro nel 2022), ispirandosi anche all’esperienza
del CERN, dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) e altre eccellenze
scientifiche, il nuovo soggetto potrebbe nell’arco di venti anni divenire il
primo centro del mondo per la ricerca biomedica intramurale, con un ampio
portafoglio di progetti innovativi nei campi meno coperti dall’industria – si
legge nell’appello – “Chiediamo alle
istituzioni europee ed ai governi di prendere in considerazione questa
proposta, di farla propria e di svilupparla con senso di urgenza”.
In un momento in cui la salute di
milioni di cittadini e cittadine europee è ancora sotto attacco del virus, sarebbe imperdonabile non
cogliere l’occasione per cambiare radicalmente il rapporto tra salute come bene comune e
profitto oligopolistico di un ristretto gruppo di multinazionali farmaceutiche.
La scienza e i sistemi sanitari europei possono diventare autonomi iniziando
ora un progetto comune.
Testo dell’appello e
firme: Appello_definivoCompleto_ItEn_firme_13-07
Per sottoscrivere l’appello
scrivere una mail a: perbiomedeuropa@gmail.com con nome, cognome, ruolo e
appartenenza esplicitando nel testo della mail il consenso a pubblicare il
proprio nome sul sito del Forum Disuguaglianze e Diversità.
Programma e iscrizioni all’evento
del 28 settembre al Parlamento Europeo:
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