Corruzione istituzionale. Così la definisco da
qualche anno. Sta facendo saltare in aria la libertà di stampa. In Sardegna. E
quindi mettendo a rischio le basi democratiche della Regione. Accuso la RAS di
subornare l'informazione. I giornali, i gruppi editoriali, i giornalisti. Ha
cominciato con il Gruppo L'Unione Sarda. Distribuendo soldi pubblici a volontà.
E guadagnando così, implicitamente, l'impunità critica delle redazioni. Sulla stessa pericolosa china si stanno mettendo le
amministrazioni comunali. In vista delle prossime elezioni. Ha esordito nei
giorni scorsi (come ho denunciato) il Comune di Cagliari. Con articoli a
pagamento. Quindi con soldi pubblici. Dei contribuenti. Apparsi con una
impercettibile scritta che indicava uno spazio pubblicitario. Si è trattato di
testi redazionali contenenti dichiarazioni propagandistiche del sindaco Truzzu
(FdI). In corsa per la candidatura a Presidente della Regione Sardegna. Adesso
arriva anche il Comune di Alghero. Che mette a disposizione della Nuova
Sardegna di Sassari la bellezza di 83 mila euro. Per una campagna
Pubblicitaria. Per promuovere l'immagine della città. Ad Alghero tra pochi
mesi, come a Cagliari, si rinnoverà in primavera il consiglio comunale. Il
sindaco è il sardista Conoci. È uno scandalo che si consuma nel silenzio
dell'AssoStampa e dell' Ordine dei Giornalisti. I cui presidenti, Simonetta
Selloni e Francesco Birocchi, ignorano completamente questo allarmante
fenomeno. Che io denuncio puntualmente con l'OSSERVATORIO. Una situazione
intollerabile. Sulla quale va assolutamente smantellato il muro omertoso. Anche
della politica. Molti esponenti di primo piano mi esprimono in privato
apprezzamento. Ma nessuno alza la voce. Senza comprendere che essi stessi sono
le prime vittime di questa "corruzione istituzionale". Che mette a
rischio le fondamenta democratiche. E il progresso della Sardegna.
Nessun commento:
Posta un commento