giovedì 6 ottobre 2022

Il fango, il dolore e la rabbia - Leonardo Animali

 

Dolore e rabbia, ragazzi e ragazze che spalano il fango mentre tanti adulti continuano a fare lo spritz, il territorio preso a ceffoni per decenni, che oggi ce li ridà indietro con gli interessi… Intanto, come sempre accade in Italia dopo una disgrazia e catastrofe naturale, arriva, diligentemente orientata, la paradossalità della discussione pubblica: la colpa è degli ambientalisti e della burocrazia.

Gli ambientalisti in Italia non hanno mai contato nulla (anche per colpa di diversi “verdi saccoccia”, che hanno e continuano a rendere non credibile un movimento). Sarebbero gli ambientalisti ad aver bloccato i lavori di messa in sicurezza dei fiumi e del territorio, e degli interventi non fatti. Ma non è per caso, invece, che la colpa è dei lavori di depredazione del territorio fatti per decenni? La tombatura dei fiumi, come a Cantiano e in tanti altri paesi e città; il costruire case, impianti sportivi, parcheggi, scuole, finanche la nuova caserma per i Carabinieri (mai completata) in zone esondabili come a Genga Stazione; il disboscare monti, come l’Acuto, sopra Cantiano, per farci piste da sci; urbanizzare a dismisura ai fini turistici e commerciali la foce del Misa a Senigallia. Così, giusto per fare qualche esempio…

E invece, è colpa della burocrazia, se in tanti anni, decine di milioni di euro assegnati e spendibili per opere di manutenzione naturalistica e di prevenzione, non sono stati ancora spesi? Eppure per fare la Pedemontana Fabriano – Muccia (alluvionata subito nel primo tratto inaugurato pochi mesi fa), la Complanare a Senigallia, il Deltaplano a Castelluccio di Norcia, lo scempio alberghiero sui Pantani di Accumoli, la burocrazia non c’è stata ostacolare o ritardare gli scempi… Non ci sarà burocrazia nel far passare i nuovi binari ferroviari della Orte-Falconara, in mezzo al Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, sopra un’area che la settimana scorsa è stata esondata violentemente dalla piena dell’Esino. Per aprire la nuova Cava su Monte Sant’Angelo ad Arcevia, che la Provincia di Ancona vuole ottenere a tutti i costi da anni, lì non ci sarà la burocrazia ad ostacolare…

Dovremmo smetterla con questa noiosa balla della burocrazia e degli ambientalisti criminali. Oppure la colpa è dei giovani di Fridays For Future Italia, sbeffeggiati da tanti, tra gli ultimi quel guerrafondaio e “irriducibile” tifoso del capitalismo statunitense, Federico Rampini? Magari invece è proprio di molti della generazione di Rampini, e di quello che vivono e pensano come lui.

Ultima balla, la natura maligna. Proprio un marchigiano, molti anni fa, Giacomo Leopardi, si era soffermato molto su questo tema. Per arrivare alla conclusione, che maligni non fossero i Sibillini che scorgevano dal Colle dell’Infinito, ma i suoi compaesani di Recanati.

da qui

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