martedì 23 agosto 2011

il canto delle balene

Il canto delle balene consiste in una serie di suoni prodotti dalle balene per poter comunicare. La parola "canto" è usata in particolare per descrivere il campione di suoni prevedibili e ripetibili prodotti da determinate specie di balene (specialmente la megattera,Megaptera novaeangliae) in un modo che ai cetologi ricorda il canto umano.

Il processo biologico usato per produrre i suoni varia da una famiglia di Cetacei all'altra. Tutti i Cetacei, comunque, (balene, delfini e focene) sono molto più dipendenti dal suono per la comunicazione e i sensi rispetto ai loro cugini terrestri perché l'assorbimento della luce da parte dell'acque rende la visione difficile e perché il movimento relativamente lento dell'acqua rispetto all'aria diminuisce l'efficacia del senso dell'olfatto

…Due gruppi di balene, le Megattere e le sottospecie di balenottera azzurra trovate nell'oceano indiano, sono note per la produzione dei suoni ripetitivi in varie frequenze conosciuti come canto delle balene. Il biologo marino Philip Clapham descrive il canto come il "probabilmente più complesso nel regno animale" (Clapham, 1996).

Le vocalizzazioni delle Megattere sono eseguite solo dai maschi e solo durante la stagione dell'accoppiamento, facendo supporre che lo scopo dei canti sia aiutare la selezione naturale. Se le canzoni siano un comportamento competitivo tra maschi che seguono uno stesso potenziale partner, un sistema per definire il territorio o una tecnica di corteggiamento da maschio a femmina non è conosciuto ed è tuttora soggetto di studi.

L'interesse per il canto delle balene venne sollecitato dai ricercatori Roger Payne e Scott McVay, che analizzarono i canti nel 1971. I canti seguono una struttura distinta e gerarchica. Le unità di base del canto (talvolta chiamate "note" per praticità) sono emissioni unitarie ed ininterrotte di suoni che persistono fino ad alcuni secondi. Questi suoni variano in frequenza da 20 Hz a 10 kHz (la banda tipicamente udibile da un umano è da 20 Hz a 20 kHz). Le unità possono essere modulate in frequenza (es. la tonalità può salire, scendere o rimanere costante durante la nota) o anche modulato in ampiezza (salire di volume o diventare più silente).

Una collezione di quattro o cinque unità è conosciuta come sotto-frase, che dura forse dieci secondi. Una collezione delle due sotto-frasi costituisce una frase. Una balena ripete tipicamente la stessa frase da due a quattro minuti (fenomeno conosciuto come tema). Una collezione di temi è riconosciuta come un canto. La balena ripeterà lo stesso canto, che dura forse venti minuti, di nuovo e di nuovo nel corso delle ore o persino dei giorni. Questa gerarchia a "matrioska" dei suoni ha catturato l'immaginazione degli scienziati.

Inoltre, ogni canto di balena evolve lentamente col tempo. Ad esempio nel corso di un mese una particolare unità che era cominciata come una tonalità con gradazione verso l'alto (con aumento di frequenza) può lentamente appiattirsi e divenire una nota costante, mentre un'altra unità può prontamente aumentare di volume. Cambia anche il ritmo di evoluzione del canto di una balena - in alcuni anni il canto può variare abbastanza velocemente, in altri anni potrebbe non essere annotata una grande variazione.

da qui

Viene da sorridere pensando che Jaques Cousteau e Luis Malle, nel 1956, girando uno dei primi documentari sottomarini, lo intitolarono "Il mondo del silenzio". Il mare è tutt’altro che silenzioso. Fenomeni fisici, crostacei, pesci, cetacei, e buon’ultime le navi, riempiono l’ambiente acqueo di una varietà di suoni e rumori. Un web sui cetacei non può certo prescindere dal presentare un campionario di queste musiche, ma prima vogliamo spendere due parole sulle ragioni di tanta abbondanza in decibel.
Non ci interessa una trattazione approfondita circa il comportamento del suono in acqua. Ci interessa sapere che i suoni sono, dal punto di vista fisico, onde di compressione che viaggiano attraverso un mezzo senza trasportare materia (se c’è un fisico all’ascolto, perdoni la mia approssimazione). La velocità di propagazione è proporzionale alla densità del mezzo. L’acqua trasporta i suoni cinque volte più velocemente dell’aria: millecinquecento metri in un secondo. Inoltre le caratteristiche di stratificazione dell’acqua, legate principalmente alla salinità, alla temperatura e alle correnti, creano canali di propagazione che conducono i suoni, lungo delle vere "guide d’onda", con bassissime dispersioni, per decine e a volte centinaia di chilometri…

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…Due gruppi di balene, le Megattere e le sottospecie di balenottera azzurra trovate nell'oceano indiano, sono note per la produzione dei suoni ripetitivi in varie frequenze conosciuti come canto delle balene. Il biologo marino Philip Clapham descrive il canto come il "probabilmente più complesso nel regno animale" (Clapham, 1996).

Le vocalizzazioni delle Megattere sono eseguite solo dai maschi e solo durante la stagione dell'accoppiamento, facendo supporre che lo scopo dei canti sia aiutare la selezione naturale. Se le canzoni siano un comportamento competitivo tra maschi che seguono uno stesso potenziale partner, un sistema per definire il territorio o una tecnica di corteggiamento da maschio a femmina non è conosciuto ed è tuttora soggetto di studi.

L'interesse per il canto delle balene venne sollecitato dai ricercatori Roger Payne e Scott McVay, che analizzarono i canti nel 1971. I canti seguono una struttura distinta e gerarchica. Le unità di base del canto (talvolta chiamate "note" per praticità) sono emissioni unitarie ed ininterrotte di suoni che persistono fino ad alcuni secondi. Questi suoni variano in frequenza da 20 Hz a 10 kHz (la banda tipicamente udibile da un umano è da 20 Hz a 20 kHz). Le unità possono essere modulate in frequenza (es. la tonalità può salire, scendere o rimanere costante durante la nota) o anche modulato in ampiezza (salire di volume o diventare più silente).

Una collezione di quattro o cinque unità è conosciuta come sotto-frase, che dura forse dieci secondi. Una collezione delle due sotto-frasi costituisce una frase. Una balena ripete tipicamente la stessa frase da due a quattro minuti (fenomeno conosciuto come tema). Una collezione di temi è riconosciuta come un canto. La balena ripeterà lo stesso canto, che dura forse venti minuti, di nuovo e di nuovo nel corso delle ore o persino dei giorni. Questa gerarchia a "matrioska" dei suoni ha catturato l'immaginazione degli scienziati.

Inoltre, ogni canto di balena evolve lentamente col tempo. Ad esempio nel corso di un mese una particolare unità che era cominciata come una tonalità con gradazione verso l'alto (con aumento di frequenza) può lentamente appiattirsi e divenire una nota costante, mentre un'altra unità può prontamente aumentare di volume. Cambia anche il ritmo di evoluzione del canto di una balena - in alcuni anni il canto può variare abbastanza velocemente, in altri anni potrebbe non essere annotata una grande variazione…

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Il suono arriva direttamente da una stazione dotata di microfono piazzata in prossimità dell'isola di Maui (Hawai)

ascolta qui

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3 commenti:

  1. pensare che noi ominidi le scanniamo, quando dovremmo adorarle, e chiedere loro il pormesso di condividere, senza disturbarle troppo, il LORO pianeta...

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  2. di tutto quello che ha a che fare con questo massacro salverei solo la caccia di sopravvivenza degli eschimesi, con canoa e fiocina, e il romanzo di Melville, l'immenso "Moby Dick".
    per tutto il resto c'è la fogna della storia e della natura.

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  3. pienamente d'accordo sulla sopravvivenza (allo stesso modo era "salvabile" la caccia al bisonte dei Nativi Americani), e sulla grandezza del romanzo di Melville.

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