mercoledì 17 dicembre 2025

Un musulmano disarmato ferma il massacro di Sydney: forse esiste un Dio delle piccole cose - Jacopo Fo

 

Ancora bambini uccisi. Davanti all’orrore di quello che è successo in Australia con 15 morti, 42 feriti, c’è da chiedersi se questo universo ha un senso. Come si può immaginare che esiste un Dio che permette che accadano ancora, ancora e ancora questi orrori? E per giunta spesso questi orrori sono compiuti nel nome di Dio. Assassini che credono che Dio abbia ordinato loro di uccidere uomini, donne e bambini. Però ci sono dei particolari che ti lasciano interdetto, che ti possono far nascere delle domande.

Durante l’assalto di questi due pazzi criminali un uomo, Ahmed al Ahmed, 43enne, un fruttivendolo un po’ sovrappeso, che non aveva mai toccato un’arma in vita sua, si avvicina alle spalle di uno dei massacratori e lo afferra, riesce a disarmarlo, gli punta addosso la sua arma e non spara. Questo attentatore sembra stupito di non essere ammazzato e lo vedi crollare… non sa se deve scappare, contrattaccare… Ecco, il coraggio di quest’uomo, di affrontare a mani nude un pazzo armato fino ai denti… mentre l’altro attentatore, il padre del primo, gli spara da un ponticello sopraelevato e poi viene colpito alla mano e al braccio.

Ecco, questo eroismo, questo essere umano che non si piega alla logica dell’interesse, a quello che conviene fare, alla logica delle ideologie… “C’è un pazzo che spara, voglio fermarlo”. E quest’uomo non si è chiesto di che gruppo etnico era la persona che stava aggredendo, di quale religione fosse. Non ha visto ebrei, mussulmani… lui ha visto qualcuno che compiva un abominio e lui, musulmano, ha sentito il dovere di fare qualche cosa. E, guarda caso, lì in quel momento non c’era un italiano, un francese, un indio… c’era un musulmano e questa è una casualità incredibile, un particolare che da solo parla di pace ad israeliti e musulmani e a tutte le persone di buona volontà.

Sarà anche un caso ma è un caso grosso, un caso che mi costringe a pormi delle domande anche se non credo in un Dio. Questo universo ogni tanto sembra avere un senso. Viene da sospettare che esista un Dio che non ha la capacità di impedire gli orrori, che non è onnipotente. Un Dio minore, che ha creato l’universo ma non può gestire tutto, anzi, non deve gestire tutto perché il sogno di questo Dio è che questo universo continui a crearsi, a crescere e riesca a produrre amore. E l’amore non può essere imposto dall’alto da un Dio, l’amore per sua natura non può nascere da un comandamento, deve nascere dentro un cuore, spontaneamente, deve essere generato dalle leggi stesse della fisica e della matematica che hanno generato le galassie e la vita e tutto il resto.

Questo Dio minore non è onnipotente, però ha la possibilità di spostare degli atomi, e magari spostare anche un essere umano di cento metri… perché se quell’uomo, Ahmed al Ahmed, non fosse stato esattamente lì, esattamente in quel punto, quando è iniziato questo massacro orribile non avrebbe potuto attaccare quel pazzo assassino alle spalle. Ed era quel tipo di uomo che poi non gli avrebbe sparato… Quanti esseri umani in più avrebbero ucciso se non ci fosse stato Ahmed al Ahmed? Se il terrorista padre non avesse dovuto smettere di sparare sulla gente che fuggiva per difendere il figlio sparandogli contro, quanti altri esseri umani avrebbe ucciso?

Gli ha sparato ma non è riuscito ad ammazzarlo… che caso anche questo… Ahmed al Ahmed era lì, allo scoperto, in piedi e il terrorista sul ponticello non è riuscito ad ammazzarlo… anche se era vicino ed era bravo a sparare, andava a esercitarsi al poligono, era allenato… Ma quando la tua determinazione viene spezzata da un gesto così forte la tua mira vacilla. Ti tremano le mani.

Osservando la dinamica dei fatti si mettono in fila parecchie coincidenze improbabili. Forse sono solo casualità, forse esiste un Dio delle piccole cose, piccole cose che sono immense. E questo mi ricorda mia madre che quando succedeva qualcosa di bello, quando qualche piccolo particolare di questa realtà che sprizza sangue e dolore da tutti i pori, andava a posto, quando c’era stato un piccolo ritocchino e si era visto che ogni tanto i malvagi deragliano per un granello di sabbia… Allora mia madre sorrideva e diceva: “Eh… Dio c’è, ed è comunista”. Possiamo resistere, insistere e continuare a sperare perché c’è un Dio delle piccole cose?

Buona giornata e buona vita.

da qui

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