Ancora bambini uccisi. Davanti all’orrore di quello che è successo in Australia con 15 morti, 42 feriti, c’è da chiedersi se questo universo ha un senso. Come si può immaginare che esiste un Dio che permette che accadano ancora, ancora e ancora questi orrori? E per giunta spesso questi orrori sono compiuti nel nome di Dio. Assassini che credono che Dio abbia ordinato loro di uccidere uomini, donne e bambini. Però ci sono dei particolari che ti lasciano interdetto, che ti possono far nascere delle domande.
Durante
l’assalto di questi due pazzi criminali un uomo, Ahmed al Ahmed,
43enne, un fruttivendolo un po’ sovrappeso, che non aveva mai toccato un’arma
in vita sua, si avvicina alle spalle di uno dei massacratori e lo afferra,
riesce a disarmarlo, gli punta addosso la sua arma e non spara.
Questo attentatore sembra stupito di non essere ammazzato e lo vedi crollare…
non sa se deve scappare, contrattaccare… Ecco, il coraggio di quest’uomo, di
affrontare a mani nude un pazzo armato fino ai denti… mentre l’altro
attentatore, il padre del primo, gli spara da un ponticello
sopraelevato e poi viene colpito alla mano e al braccio.
Ecco, questo
eroismo, questo essere umano che non si piega alla logica dell’interesse, a
quello che conviene fare, alla logica delle ideologie… “C’è un pazzo che spara,
voglio fermarlo”. E quest’uomo non si è chiesto di che gruppo etnico era la
persona che stava aggredendo, di quale religione fosse. Non ha visto ebrei,
mussulmani… lui ha visto qualcuno che compiva un abominio e
lui, musulmano, ha sentito il dovere di fare qualche cosa. E, guarda caso, lì
in quel momento non c’era un italiano, un francese, un indio… c’era un
musulmano e questa è una casualità incredibile, un particolare che
da solo parla di pace ad israeliti e musulmani e a tutte le persone di buona
volontà.
Sarà anche
un caso ma è un caso grosso, un caso che mi costringe a pormi delle
domande anche se non credo in un Dio. Questo universo ogni tanto sembra avere
un senso. Viene da sospettare che esista un Dio che non ha la capacità di
impedire gli orrori, che non è onnipotente. Un Dio minore, che ha
creato l’universo ma non può gestire tutto, anzi, non deve gestire tutto perché
il sogno di questo Dio è che questo universo continui a crearsi, a crescere e
riesca a produrre amore. E l’amore non può essere imposto dall’alto da un Dio,
l’amore per sua natura non può nascere da un comandamento, deve nascere dentro
un cuore, spontaneamente, deve essere generato dalle leggi stesse
della fisica e della matematica che hanno generato le galassie e la vita e
tutto il resto.
Questo Dio
minore non è onnipotente, però ha la possibilità di spostare degli atomi, e
magari spostare anche un essere umano di cento metri… perché se quell’uomo,
Ahmed al Ahmed, non fosse stato esattamente lì, esattamente in quel punto,
quando è iniziato questo massacro orribile non avrebbe potuto attaccare quel
pazzo assassino alle spalle. Ed era quel tipo di uomo che poi non gli avrebbe
sparato… Quanti esseri umani in più avrebbero ucciso se non ci fosse stato
Ahmed al Ahmed? Se il terrorista padre non avesse dovuto smettere di sparare
sulla gente che fuggiva per difendere il figlio sparandogli contro, quanti
altri esseri umani avrebbe ucciso?
Gli ha
sparato ma non è riuscito ad ammazzarlo… che caso anche questo… Ahmed al Ahmed
era lì, allo scoperto, in piedi e il terrorista sul ponticello non è
riuscito ad ammazzarlo… anche se era vicino ed era bravo a sparare, andava
a esercitarsi al poligono, era allenato… Ma quando la tua determinazione viene
spezzata da un gesto così forte la tua mira vacilla. Ti tremano le mani.
Osservando
la dinamica dei fatti si mettono in fila parecchie coincidenze improbabili.
Forse sono solo casualità, forse esiste un Dio delle piccole cose, piccole cose
che sono immense. E questo mi ricorda mia madre che quando succedeva qualcosa
di bello, quando qualche piccolo particolare di questa realtà che sprizza
sangue e dolore da tutti i pori, andava a posto, quando c’era stato un piccolo
ritocchino e si era visto che ogni tanto i malvagi deragliano per un granello
di sabbia… Allora mia madre sorrideva e diceva: “Eh…
Dio c’è, ed è comunista”. Possiamo resistere, insistere e continuare a
sperare perché c’è un Dio delle piccole cose?
Buona
giornata e buona vita.
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