Murphy ha passato da poco i 40 anni,
ha l'epatite C ed è sieropositivo. È stato infettato in un laboratorio di
ricerca americano, chiuso in una stanza per tre decenni e sottoposto a infiniti
esami e biopsie, ma oggi ha finalmente la possibilità di vivere felice gli
ultimi anni della sua vita. La cosa che gli piace di più è gironzolare sui
prati con il pupazzetto di Mickey Mouse, da cui non si separa mai, e riposare
nella sua amaca a Chimp Haven, in Louisiana. Murphy è uno degli scimpanzé
allevati a partire dagli anni 80 dal governo degli Stati Uniti per essere usati
nella ricerca medica. Adesso il National Institutes of Health (Nhi), l'istituto
di sanità americano, ha deciso di mandare in pensione gli ultimi 310 ancora
impiegati nei laboratori - rimarranno solo 50 esemplari su cui vengono
effettuati i test per i vaccini contro l'epatite C.
La maggior parte dei «pensionati» finirà proprio nel grande santuario della Louisiana, l'unico negli Stati Uniti attrezzato per prendersi cura di animali affetti da Hiv o epatiti. «Sono animali molto speciali e meritano un rispetto molto speciale», ha detto il direttore dell'istituto Francis Collins. «È una decisione storica, alcuni di questi animali hanno vissuto anche 50 anni chiusi in strutture di cemento», ha commentato Wayne Pacelle, presidente dell'associazione animalista Human Society.
A Chimp Haven (alla lettera «il rifugio degli scimpanzé») avranno accesso a prati e boschi 24 ore su 24, «camere da letto» spaziose se preferiscono stare al caldo, e persino attività ricreative quotidiane: dai giochi a premi in cui si vincono leccornie da mangiare, alle sessioni di danza e musica con operatori specializzati. «Cerchiamo di fornire loro la stessa quantità di nuovi stimoli che avrebbero nella vita selvaggia», spiega la portavoce del centro Karen Allen…
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