giovedì 20 giugno 2013

l'incubo dell'olio di palma, nel racconto di Green, un orango



Non ci sono parole in questo documentario di Patrick Rouxell, solo immagini e suoni: le scene spaventose della distruzione della foresta pluviale indonesiana ed i lamenti degli oranghi, agonizzanti a terra per la mancanza di cibo e riparo, caricati in sacchi di stoffa e trasportati in piccole strutture dove qualcuno tenta di salvarli. Si abbattono gli alberi, si brucia il terreno, si distruggono gli animali per creare coltivazioni intensive di palme da olio. Il documentario prende il nome da Green, orango femmina le cui immagini di degenza in un lettino, attaccata ad una flebo, accompagnano lo spettatore di questa sorta di preghiera laica che scuote le nostre convinzioni sui consumi e sulle nostre responsabilità. La catena delle conseguenze è molto lunga, è vero: fra la morte di decine di migliaia di oranghi, il rischio di estinzione degli elefanti, la scomparsa delle tigri, la distruzione della bio diversità ed il nostro carrello della spesa, passano migliaia di chilometri, centinaia di lavoratori, mille trasformazioni e tante pubblicità. Ma il collegamento c’è e Rouxell ce lo butta in faccia, senza mezze misure e solo con la forza delle immagini e di un montaggio che fa quello che dovrebbe davvero fare: raccontare una storia…

Sul sito ufficiale del film potete leggere la lista delle aziende coinvolte in questa distruzione: 

…A lasciare particolarmente sconcertati è la diffusione del suo impiego, che abbraccia non soltanto l'industria alimentare, ma anche il mondo della cosmesi, trattandosi di un olio considerato molto versatile, oltre che disponibile sul mercato a prezzi contenuti rispetto ad altri oli vegetali maggiormente pregiati. La sua presenza negli alimenti confezionati non interessa soltanto i comuni prodotti da supermercato, ma anche i cibi biologici, tra cui si possono individuare, ad esempio. fette biscottate e biscotti per la colazione. E' necessario dunque porre unaparticolare attenzione alle liste degli ingredienti in qualsiasi luogo si acquisti un prodotto ed a qualsiasi marchio si faccia riferimento.
L'olio di palma, nei comuni prodotti confezionati, non manca di essere utilizzato in prodotti sia dolci che salati, tra i quali è possibile individuare diversi tipi di alimenti da forno, come crackers e grissini, ma anche merendine di vario genere e biscotti, senza contare alcune delle creme spalmabili più diffuse ed alcuni tipi di margarina, oltre che alcune basi pronte fresche o surgelate per la preparazione di torte salate, pizze e focacce e differenti tipologie di pietanze precotte o prefritte.
Ciò che ci dovrebbe spingere ad evitare il consumo di prodotti contenenti olio di palma al fine di proteggere la nostra salute riguarda il suo elevato contenuto di grassi saturi, che può raggiungere anche il 50% nel caso dell'olio di palma derivato dai frutti e l'80% nell'olio di palmisto, derivato dai semi. Si tratta di oli spesso utilizzati a livello industriale per la frittura ed a livello cosmetico per la preparazione di creme, saponi e prodotti detergenti destinati alla cura della persona…

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