Tra le collaborazioni avviate dall’Associazione Voci Globali c’è quella con Zoes.it, la cosiddetta “zona equosostenibile”, ovvero il primo social network ideato e sviluppato in Italia con l’obiettivo di favorire stili di vita alternativi e mettere in rete tutte le esperienze basate su prassi sostenibili dal punto di vista finanziario, sociale ed ambientale. La piattaforma si costituisce come punto di riferimento per persone, associazioni e aziende che sono interessate ad un futuro equo; è la rappresentazione virtuale di un mondo migliore, dove vengono proposti idee e strumenti per superare la grave crisi economica, sociale e ambientale del nostro tempo.
Di recente abbiamo avuto il piacere di incontrare Andrea Tracanzan, responsabile del progetto insieme a Marco Baravalle; nel seguito riportiamo uno stralcio della conversazione svoltasi.
Che cos’è Zoes, e com’è nata?
Zoes è un progetto che è stato in incubatore per un po’ di anni, ed è online da maggio del 2009. L’idea di Zoes nasce da Terra Futura, che è una mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità dove si incontrano cittadini, imprese e associazioni per discutere nell’arco di tre giorni su tutti i temi che riguardano la sostenibilità: dagli stili di produzione a quelli di consumo, dagli stili di impresa a quelli di governo. L’idea è stata appunto quella di trovare uno spazio non fisico per far continuare la discussione e la conversazione tra queste persone in uno spazio virtuale; da qui l’idea di utilizzare il web, di mettere a disposizione una piattaforma online per questo tipo di discussioni.
Zoes è un progetto che nasce da due Fondazioni, la Fondazione Culturale di Banca Etica e Fondazione Sistema Toscana, per avvicinare tutti questi mondi nonché per rendere fruibili queste informazioni non solamente agli utenti o alle persone esperte su queste tematiche, ma per metterle a disposizione della Rete in generale…
Grazie, ciao!
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