mercoledì 8 gennaio 2025

In Libano un rifugio per animali sopravvive alla Guerra, ma rischia di soccombere alle difficoltà economiche - Grazia Parolari

 Ogni gesto conta, perché ogni vita conta. Oltre ogni appartenenza di specie

In un angolo di un Libano ancora segnato dalla violenza degli attacchi israeliani, sorge un luogo di speranza e compassione: Woof n’ Wags.

Questo rifugio antispecista, l’unico di questo tipo nel Paese, è da anni un faro di salvezza per animali dimenticati e maltrattati. Qui, oltre 300 cani e numerosi altri animali, tra cui una mucca disabile, un’asinella cieca che sarà presto mamma,  un maiale e molte capre, hanno trovato rifugio, lontano dalla crudeltà e dall’indifferenza. Ma oggi, questa oasi di pace rischia di scomparire, travolta da una crisi economica senza precedenti.

La guerra e il coraggio di ricominciare

Quando la guerra ha raggiunto il sud del Paese, dove si trovava Woof n’ Wags, la scelta di Ghada, una delle fondatrici, è stata immediata: spostare gli animali in una zona più sicura. Nonostante le innumerevoli difficoltà logistiche ed economiche, l’impresa, che sembrava impossibile, è riuscita: nessun animale è stato lasciato indietro, tutti hanno trovato rifugio in un nuovo terreno nella municipalità di Jezzine.

Il trasferimento ha tuttavia dovuto fare i conti con i lunghi tempi della burocrazia, peggiorati dalla situazione di guerra, che hanno ritardato la costruzione di ripari adeguati, ancora oggi assenti. Il rifugio si è quindi trovato costretto a reperire fondi non solo per riuscire a nutrire quotidianamente gli animali, ma anche per riuscire ad allestire ripari temporanei, mentre per riscaldare gli animali nelle notti più fredde si è dovuto ricorrere a falò, cercando di adattarsi alle condizioni precarie nel miglior modo possibile.

 


Nel mezzo di queste continue difficoltà , il rifugio  non ha mai smesso di accogliere i cani vaganti sul territorio,  o perchè abbandonati da chi è fuggito dalle zone di conflitto, o perchè resi orfani dalla loro famiglia dagli indiscriminati bombardamenti israeliani


La nuova battaglia: sopravvivere alla crisi economica

La guerra ha inoltre avuto altre pesanti ripercussioni. L’attività economica che sosteneva il rifugio è stata annientata dal conflitto. Le donazioni, già limitate, sono crollate drasticamente, in un contesto globale segnato da crisi economiche e priorità diverse. E ora Woof n’ Wags si trova sull’orlo del baratro.

ll rifugio, in gravissima difficoltà nel riuscire a pagare l’affitto del terreno, rischia lo sfratto.

Questo significherebbe abbandonare gli animali, tutti, al loro destino.

In un Paese dove gli animali randagi hanno pochissime possibilità di sopravvivere, e dove le persone stesse combattono ogni giorno contro le devastanti conseguenze della guerra e della crisi economica che affligge il Libano da anni, le prospettive per gli animali abbandonati sono drammatiche. Le difficoltà quotidiane della popolazione, infatti, fanno sì che la protezione degli animali venga spesso trascurata. La maggior parte dei cani morirebbe di fame, di malattie o, peggio ancora, sarebbe vittima di abusi, avvelenamenti e violenze, mentre si può ben immaginare il destino degli animali “da fattoria”.

Un appello alla solidarietà

In questo contesto Woof n’ Wags non è solo un rifugio: è un luogo che afferma il valore di ogni vita, indipendentemente dalla specie. È un esempio concreto di come opporsi allo sfruttamento praticando solidarietà e cura, un luogo che sfida l’idea che alcune vite siano sacrificabili, opponendosi  alla logica di abbandono e violenza che caratterizza il trattamento degli animali.

Per continuare a esserlo, ha bisogno di supporto: un aiuto che non è solo materiale, ma che è anche un atto di affermazione politica e morale. Non si tratta semplicemente di aiutarlo a garantire cibo, cure veterinarie o un rifugio a chi, altrimenti, non avrebbe scampo.  Significa condividerne  i valori e la visione,  aiutarlo a far sì che questi principi trovino sempre più spazio , in un cambiamento culturale che superi la visione antropocentrica e riconosca agli animali il rispetto e i diritti che meritano.

Si può donare attraverso il loro sito ufficiale, o almeno condividere la loro storia per sensibilizzare altre persone.

Ogni gesto conta, perché ogni vita conta. Oltre ogni appartenenza di specie.

da qui

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