“Non ne potete più dei ritmi della città? Sognate una qualità della
vita migliore? Pensate di cambiare aria? Siete alla ricerca della serenità
nonostante le difficoltà del nostro tempo? La soluzione è Tula“.
È la trovata promozionale del sindaco della cittadina, Andrea Becca,
e dell’assessore comunale della Comunicazione, Francesca Violante Rosso. Da
alcuni anni l’amministrazione della cittadina a metà strada tra Sassari e
Olbia, le tenta tutte per far fronte ai
problemi di spopolamento e invecchiamento. E ora che gli
italiani rimettono al primo posto delle loro priorità la qualità della vita,
gli amministratori di Tula lanciano la nuova campagna di comunicazione.
Il progetto si chiama “Vieni a vivere a Tula”
ed è stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede di
rappresentanza del Comune. Già la scorsa estate Tula era stato promosso come
uno dei paesi italiani con la più bassa pressione fiscale, a partire dal
contenimento della tassa sui rifiuti e l’azzeramento dell’Imu. Ora, per stimolare
ulteriormente il mercato immobiliare, scongiurare la fuga delle giovani
generazioni e invogliare anche nuovi arrivi, il Comune si fa promotore diretto
delle potenzialità del paese. “Agli elevati standard ambientali si uniscono
alti indici di qualità sotto altri aspetti” assicurano gli amministratori. A
Tula, che attualmente ha una popolazione 1500 persone, tutto funziona bene:
dall’assistenza domiciliare per anziani e disabili all’assistenza per le
persone che si trovano in una temporanea condizione di difficoltà economica,
dal centro di ascolto gestito con il supporto di uno psicologo al centro di
aggregazione sociale, dalla ludoteca alle numerose attività ricreative, dal
bonus bebè al sostengo per chi abita nell’agro. “Perché non venire a vivere a
Tula?”, si chiedono allora il sindaco Becca e l’assessore, tanto più che “anche
dal punto di vista artistico e culturale, Tula è uno dei centri più vivaci
della Sardegna”.
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E pare sia anche un sindaco in gamba... stai regalando un sogno :)
RispondiEliminadalle città si andrà via, un giorno, senza petrolio esisteranno ancora le città come oggi, o tutte le Tula dell'occidente saranno ripopolate?
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