lunedì 15 aprile 2013

Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali - Luciana Baroni


Abituarsi a basare la propria dieta prevalentemente o esclusivamente sui cibi vegetali è un modo efficace e piacevole per rimanere in buona salute. Una dieta vegetariana equilibrata è realizzabile semplicemente assumendo un’ampia varietà di cibi vegetali, sani, gustosi e sazianti: cereali, legumi, verdura e frutta.
Tutti i vegetariani per definizione non mangiano carne, pesce e volatili. Quelli che includono nella dieta i derivati del latte e le uova vengono propriamente definiti latto-ovo-vegetariani, mentre quei vegetariani che escludono dalla dieta questi prodotti di origine animale indiretta vengono propriamente definiti vegani o vegetariani totali. Una dieta latto-ovo-vegetariana è vantaggiosa per la salute, ma la dieta vegana è la più sana, in quanto si è dimostrata in grado di ridurre il rischio di molte comuni malattie croniche.

La salute cardiovascolare
I vegetariani hanno livelli di colesterolo nel sangue molto inferiori rispetto ai carnivori, e le malattie cardiovascolari sono poco diffuse tra i vegetariani. Le ragioni sono di non difficile comprensione: i cibi vegetali sono tipicamente poveri di grassi saturi e totalmente privi di colesterolo, che sono i fattori dietetici responsabili dell’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.
I vegani, in particolare, seguono un dieta virtualmente priva di colesterolo, dal momento che questo
grasso si trova solamente nei cibi animali come carni, latticini e uova.
Il tipo di proteine fornite da una dieta vegetariana è un altro importante aspetto vantaggioso per la salute. è stato infatti dimostrato che la sostituzione delle proteine animali con proteine vegetali è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, anche se non vengono modificati la quantità ed il tipo di grassi della dieta. Molti studi dimostrano che una dieta a limitato contenuto di grassi, a base vegetale, presenta vantaggi documentabili rispetto ad altri tipi di diete.

La riduzione dei valori di pressione arteriosa
Un impressionante numero di studi, a partire dagli anni ‘20, dimostra che i vegetariani presentano livelli
di pressione arteriosa inferiori a quelli dei nonvegetariani. è stato inoltre dimostrato che l’aggiunta
di carne a una dieta vegetariana aumenta in modo rapido e significativo i livelli di pressione arteriosa.
Gli effetti di questo tipo di dieta sono indipendenti e si sommano a quelli della riduzione del contenuto di
sodio della dieta. Quando i pazienti ipertesi adottano una dieta vegetariana, spesso sono in grado di ridurre o abbandonare i farmaci antipertensivi.

Il controllo del diabete
I più recenti studi sul diabete dimostrano che una dieta a elevato contenuto di carboidrati complessi (che si trovano solo nei cibi vegetali) e a ridotto contenuto di grassi è la migliore prescrizione dietetica per il controllo del diabete. Una dieta a base di verdura, legumi, cereali integrali e frutta, naturalmente a ridotto contenuto di grassi e zuccheri semplici, è in grado di abbattere significativamente i livelli di glicemia e spesso ridurre o persino eliminare il ricorso ai farmaci antidiabetici. Se questo effetto è spesso clamoroso nel diabete tipo 2, risulta molto utile anche nel diabete tipo 1. Sebbene infatti tutti i diabetici di tipo 1 (insulino- dipendente) dipendano dall’assunzione dell’insulina, questo tipo di dieta può permettere anche a questi pazienti di ridurre i fabbisogni di insulina.
Visto poi che i diabetici presentano un rischio elevato di sviluppare malattie cardiovascolari, ’eliminazione dalla dieta di grassi e colesterolo è il principale obbiettivo della terapia dietetica del diabete, e per questo la dieta vegetariana è l’ideale.

La prevenzione dei tumori
Le diete a base di cibi vegetali possono aiutare a prevenire alcuni tipi di tumore. Gli studi condotti su popolazioni di vegetariani mostrano che i tassi di mortalità per cancro sono circa metà/tre-quarti di quelli della popolazione generale. Il tumore della mammella ha una incidenza drammaticamente ridotta in quei Paesi dove le diete sono tipicamente basate su cibi vegetali.
Quando soggetti appartenenti a queste popolazioni adottano una dieta occidentale, basata su cibi animali, l’incidenza di tumore della mammella sale alle stelle.
I vegetariani presentano anche un’incidenza ridotta di tumore del colon rispetto ai carnivori. Il consumo di carne risulta più strettamente associato con il tumore del colon di qualsiasi altro fattore di rischio dietetico.
Perché dunque le diete vegetariane aiutano a difenderci dal cancro? Innanzitutto, perché sono povere
di grassi e ad elevato contenuto di fibre rispetto alle diete basate su cibi animali…

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