Si
parte con la sperimentazione clinica. Il progetto è quello che va sotto il nome
di Brave Dreams(acronimo
di Brain venous drainage exploited
against multiple sclerosis) e, sotto il coordinamento del chirurgo
vascolare Paolo Zamboni dell’Azienda ospedaliero-universitaria
di Ferrara, il suo scopo è quello di verificare gli effetti sulla sclerosi
multipla intervenendo per rimuovere le ostruzioni sanguigne determinate
dall’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (Ccsvi).
L’annuncio
ufficiale è stato dato da Carlo Lusenti,
assessore regionale alla salute, e con la selezione dei pazienti si partirà a
metà della prossima settimana, iniziando nei centri dell’Emilia Romagna che
hanno aderito alla sperimentazione, finanziata con 2 milioni e 900 mila dalla Regione stessa lo scorso
febbraio. Tra i centri, oltre al presidio ferrarese dove opera il
clinico che ha dato il nome alla tecnica di intervento, il “metodo Zamboni”,
c’è l’Usl di Bologna. Dopodiché sarà la volta dell’azienda ospedaliera
Cannizzaro di Catania e delle 14 strutture su 20 che hanno già ricevuto il nulla osta dai comitati etici dopo l’esame del protocollo la cui
stesura è stata coordinata dall’agenzia sanitaria e sociale dell’Emilia-Romagna…
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