lunedì 23 luglio 2012

Lavare l'insalata confezionata? - Roberto La Pira


Lavare o non lavare l’insalata confezionata? La domanda non è banale perché sui banchi del supermercato si trovano buste e vaschette di cicorino, soncino, lattuga, romana, rucola….  pronte da condire e portare a tavola e confezioni dall’aspetto simile, con una scritta che consiglia di lavare il prodotto prima dell’uso. Apparentemente  le due confezioni si assomigliano molto ma c’è una differenza sostanziale.

Nel primo caso si tratta di buste di insalata di IV gamma,  sottoposta a selezione,  oltre che a diversi lavaggi e asciugatura prima  di essere confezionata ed etichettata con tanto di data di scadenza. Nel secondo caso si tratta di insalata selezionata e mondata ma non lavata, che costa meno anche perchè non è tenuta a rispettare la catena del freddo. E’ vero che sulla confezione una scritta invita il consumatore a  procedere con i lavaggi, ma spesso la dicitura è poco visibile ed è opzionata in un angolo.

Questo è un limite rilevante perché il consumatore non sempre legge le diciture e le somiglianze tra le confezioni possono trarre in inganno. La confusione aumenta quando  le catene di  supermercati propongono entrambi i tipi di insalata con il loro marchio.L’insalata di IV gamma è in effetti  un prodotto alimentare sottoposto alle norme sanitarie previste nel pacchetto igiene. C’è di più  il 13 maggio 2011 il Parlamento italiano ha varato per la prima volta una normativa (legge 77/2011) sulla produzione e commercializzazione delle insalate in busta, con l’intento di regolamentare un settore privo di disposizioni specifiche...

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