mercoledì 20 luglio 2011
lo chiamano gioco
ma è una malattia, una droga, e conosciamo gli spacciatori - francesco
In una nota Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie commenta l'entrata in vigore del via libera da parte dello Stato al gioco d'azzardo online.
" Da oggi per legge si può diventare malati d'azzardo. Siamo davanti ad una palese contraddizione del Governo, da un lato pochi giorni fa la commissione Antimafia denuncia il legame sempre più stretto tra gioco d'azzardo e criminalità organizzata, e dall'altro per legge si da via libera allo stesso gioco d'azzardo online. Nel nostro paese il gioco d'azzardo colpisce una fascia di popolazione che va dai 15 agli 80 anni, ma preoccupa soprattutto perché incide sulle fasce di età giovanile che sono più' esposte al mezzo telematico ed hanno molto più facilità d'accesso che non siano i classici tavoli verdi. Il gioco d' azzardo comporta risvolti patologici, perché crea dipendenza in una fascia non esigua di giocatori, presentando aspetti sociali perché' di fatto costituisce una vera e propria tassa sui poveri che si illudono di far quadrare i propri bilanci tramite scorciatoie. E non da ultimo comporta anche aspetti criminali perché non solo ad ogni espansione del gioco legale si avverte anche un espansione del gioco illegale , ma soprattutto perché crea indebitamento e quindi ricorso a fonti di denaro illecito e alla pratica sempre più' diffusa dell'usura.."
"Ricordiamo- prosegue Libera- che ogni volta che vengono immessi nuovi giochi aumentano il numero dei giocatori e delle giocate quello di coloro che cadono nella dipendenza. Escluse le sostanze, la dipendenza dal gioco d'azzardo è infatti la prima dipendenza in assoluto. Il compito della società- ha concluso Libera-, è dare una risposta chiara, ferma e coraggiosa sul piano culturale, etico ed educativo, ma anche sul piano legislativo e politico. E la decisione del Governo sembra andare in direzione opposta".
da qui
S.Mu.G.A.P.
Servizio Multidisciplinare
Gioco d'Azzardo Patologico
direttore: Dr. Michele G. Sforza
coordinatore: Dr. Stefano Oliva
SOMMARIO
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