Riteniamo che la decisione di vaccinare contro
COVID-19 anche giovani e bambini sia stata una delle scelte più assurde e
preoccupanti nel corso della pandemia. Anche altri paesi hanno preso una simile
decisione, benché poi, ad esempio la Danimarca, ha chiesto scusa per averlo
fatto.[1] Come molte altre decisioni nel corso della pandemia, anche la
decisione di vaccinare bambini e giovani è stata presa non sulla base di solide
prove scientifiche, ma anzi ignorando pareri contrari qualificati e sotto
l’influenza di conflitti di interesse.
In Inghilterra, su The Telegraph,[2] sono emerse
clamorose rivelazioni sull’opacità con cui le autorità sanitarie hanno
esteso ai più giovani questa vaccinazione. Il Royal College of General Practitioners
(GP) (l’organismo professionale del Regno Unito che rappresenta 54.000 medici
di base) non ha dichiarato i contributi ricevuti da Pfizer proprio nel periodo
in cui sosteneva la vaccinazione anti COVID-19 ai bambini. Nello specifico nel
2021 Pfizer gli ha donato 102.820 sterline britanniche (~121.000 Euro al cambio
attuale) attraverso “donazioni e sovvenzioni” e “benefici in natura”, il doppio
delle 49.324 sterline (59.560 Euro) che Pfizer elargiva all’organizzazione nel
2020, rispetto alle sole 4.309 sterline (5.133 Euro) del 2019. Ancor più
singolare il fatto che mentre – a settembre 2021 – le autorità sanitarie
inglesi raccomandavano con forza la vaccinazione anti COVID-19 ai ragazzi dai
12 ai 15 anni, il Comitato Congiunto per la Vaccinazione e l’Immunizzazione
(JCVI), l’organo ufficiale a ciò preposto – ha consigliato [3] esattamente il contrario. Grazie a all’associazione di difesa
della salute dei bambini UsForThem [4] si sono ottenuti i verbali (poi condivisi con The
Telegraph) delle riunioni svoltesi fra Il Royal College e i responsabili della
salute pubblica. Dai verbali risulta che l’allora presidente del Royal College
of GPs, il dottor Martin Marshall, affermava esistesse un “forte consenso” tra
i medici a favore della vaccinazione dei bambini tra 12 e 15 anni e che
l’organizzazione si era “consultata ampiamente”. Peccato che, benché fosse
stato chiesto a tutti i partecipanti di rivelare i propri conflitti di
interesse, nessuno l’abbia fatto, nonostante Pfizer fosse all’epoca l’unico
produttore di vaccino COVID-19 autorizzato per i bambini. La fondatrice di
UsForThem, Molly Kingsley, ha dichiarato a The Telegraph: “La decisione
dell’autorità sanitaria di procedere con la vaccinazione dei bambini,
nonostante che il JCVI avesse in precedenza rifiutato di autorizzare un lancio
di massa, è stata una delle decisioni più controverse dal punto di vista etico
dell’intera pandemia”.
Riportando questa vicenda Children Health
Defense [5] ha segnalato come questa sia solo l’ultima di una
lunga serie di conflitti di interesse che riguardano consulenti governativi,
associazioni mediche, agenzie di sanità pubblica e Big Pharma. “Negli Stati
Uniti le
organizzazioni professionali, tra cui l’American College of Obstetricians and
Gynecologists (ACOG), hanno preso 11 milioni di
dollari dai CDC [6] per promuovere il vaccino
COVID-19 come “sicuro ed efficace” per le donne incinte. Ma anche l’
associazione dei pediatri l‘American Academy of Pediatrics (AAP)
[7] incassa centinaia di migliaia di dollari all’anno direttamente dalle
aziende che producono vaccini per
l’infanzia e altri farmaci, secondo il suo sito web. Ad esempio, Moderna, che produce vaccini
contro COVID-19 e virus respiratorio sinciziale; Sanofi, che produce vaccini contro Hib B (Haemophilus
influenzae tipo b), DPT (difterite, tetano, pertosse), meningococco e altri,
e Merck, che produce vaccini contro HPV (Human
papilloma virus), MMR (morbillo,
parotite, rosolia), varicella
e altri, donano ciascuno più di 50.000 dollari all’anno all’AAP. I genitori
italiani avrebbero diritto di sapere come è la situazione nel nostro paese
e di
essere ben consapevoli
che medici e pediatri sono “ricompensati” [8]
economicamente se raggiungono quote
elevate di vaccinazioni fra i loro pazienti: quanto incide questo sul pressante
invito a vaccinare bambini e adulti costantemente ricevuto?
E non sarebbe finalmente giunto il momento di aprire
un franco confronto scientifico, basato su prove, nel merito di quanto tutto
ciò comporta?
Uno scandalo di almeno pari entità è la
spinta internazionale a vaccinare con priorità (!) le donne incinte. Nella
L.124/maggio 2024 [9] avevo già introdotto
il grave problema di tale spinta universale in assenza tuttora di prove da
ricerche valide sulla sicurezza. Un “RCT globale“ commissionato dall’Agenzia
USA FDA a Pfizer e programmato su 4000 pazienti incinte, è stato lasciato
abortire.[10] Questo RCT “in cieco per gli osservatori”
(dunque le donne, e chi lo somministrava sapevano se si trattava del vaccino o
del placebo…) ha avuto l’arruolamento interrotto a novembre 2021, con sole 348
donne (!), perché quelle selezionate nei paesi partecipanti erano già state
vaccinate (!), dunque non più eligibili. Il RCT si è concluso in luglio 2022,
ma a oltre due anni di distanza, dove sono i risultati? L’ultimo aggiornamento
mostra che le donne trattate (con vaccino o nel gruppo di controllo) hanno partorito
335 bambini. Nella fase in cieco le vaccinate hanno avuto numericamente più
vomito o diarrea; la preeclampsia si è avuta in 4/161
vaccinate (2,48%), e in 2/163 nel gruppo di controllo (1,23%); ma nessun
risultato raggiungeva la significatività statistica per l’esiguità del
campione.
C’è totale dissociazione tra l’assenza di
prove da RCT e il ruolo delle Agenzie Regolatorie, e – ancor peggio – di
Governi, Servizi Sanitari pubblici, Società professionali… che continuano senza
sosta a promuovere la vaccinazione COVID in gravidanza come “efficace, sicura e
necessaria”. La vergogna è ancor maggiore per il fatto che almeno uno (o più)
ingredienti dei vaccini sono stati considerati cancerogeni negli stessi
documenti regolatori presentati dai produttori. [11] Perché non si sono attuati
studi di cancerogenicità e di genotossicità su modelli animali prima
dell’autorizzazione provvisoria, e studi post-marketing di follow-up del
rischio cancerogeno?
Tuttavia non c’è limite al peggio...
Nessun commento:
Posta un commento