E’ stata blandita, invocata, pregata.
E alla fine ha volto il suo occhio
benevolo verso il manipolo
trepidante di dirigenti industriali.
La santa
prescrizione ha fatto il suo miracolo: il G.U.P. del
Tribunale di Sassari Carla Altieri non ha potuto far altro che prosciogliere
Gianfranco Righi, Guido Safran, Diego Carmello, Francesco Maria
Appeddu, già dirigenti degli impianti Syndial, Sasol e Ineos, dalle accuse
di avvelenamento e disastro ambientale colposi per l’intervenuta prescrizione dei reati contestati.
Eppure era sotto gli occhi di
tanti, ma nulla è stato fatto per troppi anni.
Inquinamento, danni
all’ambiente, tumori, leucemie, patologie dell’apparato respiratorio, ecco la
realtà.
Noi cerchiamo di fare al meglio la nostra parte, come nel procedimento penale contro
la marea nera nel Golfo dell’Asinara, ma – si sa –
per le menti piccine siamo i terroristi ecologisti, quelli
che si oppongono al lavoro e all’industria.
Ma che cosa dobbiamo pensare dei ritardi (per non dire altro) dello Stato,
della Regione autonoma della Sardegna, degli Enti locali nell’imporre le
necessarie bonifiche ambientali?
Che cosa dobbiamo pensare degli enormi ostacoli normativi e materiali frapposti al
raggiungimento di almeno un po’ di decente giustizia?
Che cosa dobbiamo ancora pensare del silenzio di chi
viene colpito direttamente dagli effetti dell’inquinamento?
Proviamo a rimediare: il Ministero dell’ambiente e le altre
Amministrazioni pubbliche competenti (Regione, Enti locali) devono adottare i
necessari provvedimenti ripristinatori (artt. 299 e ss. codice dell’ambiente) e
di risarcimento dei danni (artt. 311 e ss. codice dell’ambiente)
Infatti, si tratta, senza dubbio, di una situazione di
grave danno ambientale, come prevista dall’art. 300 del decreto
legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (codice dell’ambiente).
E se non fanno nulla che cosa
dobbiamo pensare?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
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