A quanto sembra - secondo i calcoli di Palazzo Chigi - vendere i terreni a destinazione agricola di proprietà del demanio porterà nelle casse dello Stato circa 6 miliardi di euro. A pensarci bene, neanche così tanti. Quale sia il rischio e la perdita in termini strettamente economici di una così colossale dismissione, invece, lo può capire anche un bambino. Eppure, tutto ciò sta succedendo…
…Chi saranno, allora, i clienti interessati a comprare il terreno demaniale? "Di interessi ce ne sono molti e variegati - osserva Alessandro Triantafyllidis, presidente dell'Aiab - l'esperienza dei paesi del sud del mondo ci ha già mostrato il fenomeno del 'land grabbing'. La popolazione aumenta, c'è grande interesse da parte di multinazionale e corporazioni a comprare terreno 'vuoto', sia per coltivare cibo, che per utilizzarlo ad altri scopi: biodisel, pannelli fotovoltaici e cose varie. O anche per fare semplicemente rendita, ovvero latifondo. Poi c'è da temere che vi si possano infiltrare anche interessi della criminalità organizzata: mafia, 'ndrangheta, che così potrebbe riciclare denaro sporco".
Il decreto prevede che i terreni siano venduti senza asta per un valore inferiore ai 100 mila euro e con asta pubblica per valori superiori. Il prezzo è quello stabilito annualmente da un decreto presidenziale : in pratica circa 20 mila euro l'ettaro. Lo Stato ne metterà in vendita 340 mila. L'affare si ingrossa se si considera che il decreto stabilisce la non edificabilità e il mantenimento della vocazione agricola soltanto per i primi 20 anni. Come dire, il futuro è già qui…
una storia già vista: come i palazzi delle Poste, delle Ferrovie, degli Enti? Quelli venduti a dieci e rivenduti a mille dai soliti noti? Mah... (per esempio, come si chiama il padre della mamma della figlia di Casini?)
RispondiEliminatutte la cartolarizzazioni sono furti di beni comuni.
RispondiEliminaper avere quei soldi si poteva fare una patrimoniale sui ricchi veri o vendere quei beni (di tutti noi) a prezzi da ipersaldo a quei ricchi.
tutti, destra e sinistra, hanno fatto questa politica, nemica dei beni comuni e del popolo, e questi basta a condannarli nella storia, quando avremo finito di farla scrivere a loro.