La valle confina a nord con la valle Varaita, che corre parallela; a sud confina nella bassa valle con la valle Grana e nell'alta valle con la valle Stura di Demonte; ad ovest confina con la Francia e ad est ha il suo sbocco sulla pianura padana.
È lunga circa 45 km ed è tagliata a metà dal torrente che le dà il nome: il Maira.
L'intera valle presenta un orientamento pressoché costante lungo la direttrice di Est-Ovest ed è delimitata da due massicce catene montuose che si originano a partire dal compatto rilievo del Brec de Chambeyron formando dei definiti spartiacque con le valli dell'Ubayette (in territorio francese) a ovest, della Stura di Demonte e Grana a sud e Varaita a nord...
da qui
Avete mai sentito parlare del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti? Probabilmente no perché, come molti film indipendenti, è stato distribuito poco e male nelle sale italiane a partire dal 2007, nonostante abbia fatto il giro di una ventina di festival italiani e stranieri vincendo una mezza dozzina di premi.
Eppure questo film, ambientato nella Valle Maira, è stato molto apprezzato da quei pochi che l’hanno visto e, a parte questo, ha più di una peculiarità che da sola basterebbe a far parlare di sé:
- non ha usufruito di finanziamenti statali né televisivi;
- è stato prodotto in cooperativa: la troupe e gli interpreti sono entrati in coproduzione, garantendosi una quota dei guadagni;
- è stato girato nell'alta valle Maira (Cuneo) al confine con la Francia durante 3 stagioni e sottotitolato perché parlato in 3 lingue: francese, occitano, italiano;
- oltre a coprire i ruoli comprimari, gli abitanti delle valli hanno messo a disposizione mezzi, animali, oggetti di scena, ambiente, persino cibo;
- tutti gli interpeti, compreso il protagonista (che nella vita fa lo scenografo) sono non-attori (fonte: Il Morandini)...
da qui È lunga circa 45 km ed è tagliata a metà dal torrente che le dà il nome: il Maira.
L'intera valle presenta un orientamento pressoché costante lungo la direttrice di Est-Ovest ed è delimitata da due massicce catene montuose che si originano a partire dal compatto rilievo del Brec de Chambeyron formando dei definiti spartiacque con le valli dell'Ubayette (in territorio francese) a ovest, della Stura di Demonte e Grana a sud e Varaita a nord...
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Avete mai sentito parlare del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti? Probabilmente no perché, come molti film indipendenti, è stato distribuito poco e male nelle sale italiane a partire dal 2007, nonostante abbia fatto il giro di una ventina di festival italiani e stranieri vincendo una mezza dozzina di premi.
Eppure questo film, ambientato nella Valle Maira, è stato molto apprezzato da quei pochi che l’hanno visto e, a parte questo, ha più di una peculiarità che da sola basterebbe a far parlare di sé:
- non ha usufruito di finanziamenti statali né televisivi;
- è stato prodotto in cooperativa: la troupe e gli interpreti sono entrati in coproduzione, garantendosi una quota dei guadagni;
- è stato girato nell'alta valle Maira (Cuneo) al confine con la Francia durante 3 stagioni e sottotitolato perché parlato in 3 lingue: francese, occitano, italiano;
- oltre a coprire i ruoli comprimari, gli abitanti delle valli hanno messo a disposizione mezzi, animali, oggetti di scena, ambiente, persino cibo;
- tutti gli interpeti, compreso il protagonista (che nella vita fa lo scenografo) sono non-attori (fonte: Il Morandini)...
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