giovedì 16 gennaio 2020

Tartarughe in viaggio: ecco perché dobbiamo proteggere gli oceani!





…Le tartarughe marine sono solite migrare per migliaia di chilometri attraverso i mari per spostarsi tra le spiagge dove nidificano, le aree dove si accoppiano e quelle più ricche di cibo per alimentarsi.
Nello studio “Turtles Under Threat” abbiamo tracciato le migrazioni delle tartarughe liuto, la specie di tartarughe più grande al mondo, dalle aree di riproduzione in Guyaiana francese. I risultati, lanciati oggi, rivelano uno scenario piuttosto allarmante: il numero di uova deposte dalle tartarughe marine sulle spiagge della Guyana francese rispetto agli anni Novanta è diminuito di circa 100 volte, con meno di 200 nidi per stagione, rispetto ai 50 mila di allora.
A causa dei cambiamenti climatici, infatti, le tartarughe devono viaggiare quasi il doppio per raggiungere le aree dove si alimentano e consumano una gran quantità di energia. Questo ha impatti gravissimi sulla loro già ridotta capacità di deporre uova.

Un mare di pericoli per le tartarughe marine
Non solo caccia. Negli ultimi 500 anni le popolazioni di tartarughe marine si sono fortemente ridotte in un mondo sempre più minacciato dalle attività umane, in primis:
  1. cambiamenti climatici
  2. la pesca industriale
  3. l’urbanizzazione costiera
  4. l’inquinamento da plastica
  5.  
Serve un Accordo Globale per proteggere gli oceani
La comunità scientifica è concorde che solo tutelando almeno il 30% della superficie marina con una rete di Santuari marini entro il 2030, possiamo permettere alla vita marina di recuperarsi e sopravvivere. Sei delle sette specie di tartarughe marine sono minacciate di estinzione e senza un’azione urgente la situazione è destinata a peggiorare.
Non possiamo più perdere tempo.
Quest’anno si concluderanno le negoziazioni alle Nazioni Unite per un Accordo Globale per gli oceani. Noi chiediamo che l’Italia, ad oggi assente dalle negoziazioni internazionali, assuma invece una posizione forte a tutela degli oceani.
I nostri oceani hanno bisogno di un Accordo Globale, firmato da tutti i governi del mondo, che metta le basi di una reale protezione degli oceani.
Sono felice di dar voce a una tartaruga grazie a Greenpeace – ha dichiarato Giorgia, doppiatrice di mamma tartaruga- La casa è quanto di più prezioso abbiamo, uno spazio sicuro per noi e la nostra famiglia. Eppure la stiamo togliendo a tartarughe, balene, pinguini e tanti altri animali. Se non agiamo ora, rischiamo di causare danni irreversibili ai nostri oceani e di perdere alcune specie per sempre. Spero che questo corto faccia prendere coscienza a sempre più persone dei danni che stiamo causando al mare“.

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