martedì 11 ottobre 2016

Corradino sta con le genti Sioux contro il merdoso oleodotto in quel che resta delle LORO terre! - Zio Scriba





Lo so, lo so, basta aprire un giornale per incazzarsi un centinaio di volte, ma certe notizie mi indignano più di altre. Abbiamo tutti indignometri diversi. E questa storia, di un maledetto oleodotto fatto passare proprio nella Riserva Sioux in North Dakota, con rischi di conseguenze devastanti per i fiumi e le falde acquifere, mi ha fatto incazzare parecchio. 
Ci sono state manifestazioni e proteste pacifiche, con la partecipazione di Sioux venuti anche da altre riserve e di altri nativi americani, fra cui una Cheyenne di nome Alce Sottile, soffocate con violenza da vigilantes e cani a quattro zampe, nel nome dei cani a due zampe che li mandavano.
È evidente come l’uomo moderno sia sempre più convinto di poter sopravvivere bevendo petrolio, mangiando denaro (o ingurgitando bitcoin direttamente dallo smerdofono) e respirando le proprie scorregge di pantegana infestante. Ma andare ad avvelenare l’acqua di ciò che resta di un saggio e coraggioso Popolo già confinato in angusti anfratti mi pare cosa a dir poco vomitevole.
Anche perché, spiritualmente, io sono sempre stato uno di loro. Li ho sempre considerati miei Fratelli elettivi. Solo che purtroppo mi manca la tempra per andare a vivere con loro. 
Pare che Obama si sia limitato a congelare il tutto (ma i pronostici finali non prevedono la vittoria dei Buoni, non siamo al cinema). E non oso pensare a cosa succederà se vince Trump: manderà un nuovo Custer? Nel caso, gli auguro di trovare Tori Seduti e Cavalli Pazzi per i suoi denti.
Non sono un propagatore di petizioni, perché non ci credo e non mi interessano. Se ce ne sono, trovatele voi e se volete firmatele. Ma soprattutto, parlate di questo scempio, di questo ignobile insulto alle acque sacre, al Grande Spirito, all’anima stessa dell’uomo. Facciamo da piccolo amplificatore alla debole voce di un grande fiero popolo che muore.



Nessun commento:

Posta un commento