Nestlè ritira
dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo Buitoni, società che fa
capo al colosso alimentare. Una decisione presa dopo che sono state rinvenute
tracce di Dna dicarne di
cavallo pari
all’1%. Informate le autorità dell’esito degli esami, Nestlè rassicura: “Non ci
sono problemi di sicurezza
alimentare”. I prodotti ritirati saranno sostituiti con altri “che i
test confermeranno essere al 100% di manzo” aggiunge Nestlè in una nota, nella
quale precisa che sono state sospese “tutte le consegne di prodotti finiti con
manzo della tedesca H.
J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori”. Tra i
prodotti ritirati anche le “Lasagnes a la Bolognaise Gourmandes” prodotte in
Francia…
figurarsi se gli italioti potevano stare per una volta dalla parte dell'onestà e della sicurezza del cittadino...
RispondiEliminala trasparenza e la verità degli ingredienti, ce n''è per mille romanzi
Eliminasecondo la mia esperienza è andata così: hanno fatto i controlli batteriologici, igienici, e poi sono andati avanti con la lavorazione. E' prassi comune da molti anni, almeno un decennio: le materie prime non si controllano, arrivano con il certificato del fornitore. Si faceva così anche dove lavoravo io (detersivi e intermedi per l'industria, niente di alimentare) e ricordo che agli inizi il direttore di produzione era inorridito: "ma come, non controlliamo le materie prime???".
RispondiEliminaPer risparmiare, è ovvio. Poi cosa succede? Che se la lavorazione va a finire male (come in questo caso) si va per avvocati...
E intanto il prodotto è pronto e finito, e in tavola: ovviamente la carne di cavallo non è veleno, ma poteva esserci qualsiasi cosa, nella carne trita comperata da quelle industrie (idem per i vegetali, le spezie, eccetera).
Fa spavento, ma si fa ovunque, "per risparmiare e per velocizzare la produzione".
"per risparmiare e per velocizzare la produzione", quanti morti e malati producono risparmio e velocità?
Eliminae quanto tempo si perde dopo?
come sempre manca il calcolo complessivo, la velocità di oggi chi la paga domani,
mi viene in mente una poesia di Bertolt Brecht, che finisce così:
"...Ogni pagina una vittoria.
Chi cucinò la cena della vittoria? Ogni dieci anni un grande uomo.
Chi ne pagò le spese?
Tante vicende.
Tante domande."