Come
già è successo nel 2009 e nel
2011 ad altri due loro figli, Dusan ed Erika, anche l’altra figlia, Renata,
stamattina verrà con ogni probabilità separata dai suoi coetanei.
Dusan lo hanno separato dagli
altri alunni in quinta elementare, Erika alla prima.
La
ragione è che Dusan, Erika e Renata sono bambini rom.
Dopo quattro anni passati insieme
ai compagni di classe, giorni fa Renata si chiedeva il perché di tutto questo:
“Non voglio andare in una classe per soli rom, dove parleremmo
solo romanì e non slovacco e avrei amici solo rom. È importante avere anche
amici che non sono rom e crescere insieme”.
Le
parole di Renata suonano molto sensate. Altrettante non ha saputo trovarne il
preside della scuola Francisciho, che l’anno scorso si è ritrovato di fronte un
gruppo di genitori rom, tra cui Marcela e Peter, che gli chiedevano il motivo
per cui avesse istituito una nuova prima elementare per Erika e altri alunni rom.
In
tutta la Slovacchia sono migliaia le bambine e i bambini rom intrappolati in un
sistema educativo di secondo livello, che dispone strutture e programmi scolastici per soli rom e che vede un numero sproporzionato di loro
collocati in classi differenziali per bambini
con “lieve disabilità mentale”…
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