giovedì 8 marzo 2012

doni d'Africa

…Dolce, zuccherosa, morbida o consistente. Ma non è così. Una caramella può essere desiderio, contatto con angoli di mondo sconosciuti, elementare piacere mai provato. Continua a stupirmi la reazione che la vista e l’offerta di una caramella provocano quaggiù. E non sto parlando di bambini, per quanto anche il loro entusiasmo e meraviglia che li lascia senza parole sia ogni volta emozionante. Parlo degli adulti. Persone di 20, 50 o 70 anni. Non c’è differenza. Sono bambini di fronte al cioccolato (come i  nostri bambini di fronte al cioccolato), ma c’è di più. C’è il piacere di una scoperta che unisce due mondi, c’è la semplicità di accettare senza pudori inculcati e falsi, c’è la spontaneità di mostrare una curiosità che non teme di essere giudicata…

Tra i bambini, che sono tantissimi e spuntano sempre da ogni angolo per salutarmi, gridarmi “obruni obruni” e toccarmi come per essere certi che io esista veramente, c’è Felix. Ogni tanto passa qui alla struttura per salutare Antonella e me. Felix ha 11 anni ed è orfano di entrambi i genitori, vive con la nonna. E’ un ragazzo serio, vestito sempre in maniera molto curata ed è molto sveglio. Parla un inglese perfetto, è l’unico che abbia incontrato ad essere così bravo, rimani incantato ad ascoltarlo. E’ senz’altro un bambino che non ha goduto della propria infanzia, è molto più maturo dei suoi coetanei e anche di molti adulti. Spero che continui a farsi avanti come sta facendo così che, quando avrà l’età giusta, qualcuno possa aiutarlo a trovare la strada che si merita. Vorrebbe fare il dottore…magari, in questo Paese!...


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