domenica 26 luglio 2015

le belve umane

L'associazione Sea Shepherd ha denunciato l'arresto di tre attivisti (ed il fermo di altri due) durante le proteste alle isole Faroe dove si erano recati per difendere le balene pilota dal tradizionale massacro. Circa 250 mammiferi marini, secondo l'associazione, sarebbero stati crudelmente uccisi nelle due baie dove si è svolta la battuta di caccia. La pratica, illegale secondo la Comunità Europea e la Danimarca, è consentita nelle Isole Faroe dove è considerata una caccia tradizionale da tutelare.


Era il 1974 quando il New York Blood Center strappò dal loro habitat naturale 66 cuccioli di scimpanzé per trapiantarli in un laboratorio sperduto nella giungla liberiana, a 40 chilometri dalla capitale Monrovia. Per tre decenni gli scimpanzé sono stati utilizzati come cavie per una ricerca sui vaccini di malattie infettive mortali, come l'epatite e la "cecità fluviale" (Oncocercosi). Nel 2005 il laboratorio medico ha sospeso la ricerca per mancanza di finanziamenti e, nonostante avesse assicurato di prendersi cura delle scimmie, ha pensato bene di abbandonare i 66 esemplari, ormai adulti e infetti, in sei piccole isole a largo della Liberia, le cosiddette "Monkey Island", con poco cibo e circondate da imbevibile acqua salata. Per gli scimpanzé, cresciuti a contatto diretto con l'uomo, il ritorno alla natura è stata un'ulteriore tortura, perché totalmente incapaci di difendersi e procurarsi il cibo autonomamente. La società statunitense di protezione degli animali Humane Society è al momento l'unica ancora di salvezza per questi animali: ogni giorno i volontari portano cibo fresco e acqua, un lavoro che al mese costa ben 20mila dollari. Così l'associazione ha aperto una campagna fondi per raccogliere 150mila dollari, cifra che garantirebbe l'assistenza agli scimpanzé per cinque mesi. In poco più di un mese la Human Society ha raccolto già 130mila dollari grazie alla sensibilità delle persone, quella sensibilità che invece è mancata al New York Blood Center quando decise di sfruttare gli animali prima di abbandonarli.


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