Ambrósio
Vilhalva, leader Guarani e star del film “Birdwatchers – La terra degli uomini
rossi”, è stato ucciso sabato notte. Da decenni lottava per garantire al suo
popolo il diritto di vivere nella terra ancestrale.
Sembra che
sia stato accoltellato all’ingresso della sua comunità, nota come Guyra Roká,
nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. È stato trovato morto nella sua
capanna, con ferite multiple da accoltellamento. Nei mesi scorsi aveva ricevuto
diverse minacce.
Ambrósio
aveva recitato il ruolo di protagonista nel pluripremiato film Birdwatchers – La terra degli uomini
rossi di Marco Bechis, in cui si racconta la lotta disperata
dei Guarani per la terra. Aveva viaggiato in diversi paesi del mondo per
raccontare la difficile situazione del suo popolo e spingere il governo
brasiliano a proteggere la sua terra così come imposto dalla legge.
“Ecco cosa
vorrei più di ogni altra cosa: terra e giustizia… Vivremo nella nostra terra
ancestrale; non ci arrenderemo mai”, aveva detto.
I Guarani di Guyra Roká
furono sfrattati dalla loro terra alcuni decenni fa, per mano degli allevatori.
Per anni hanno vissuto senza niente, sul ciglio di una strada. Nel 2004 hanno
rioccupato una parte della terra ancestrale, e ora vivono in un piccolo lembo
di quello che prima era il loro territorio. La maggior parte della loro terra è
stata spianata per far spazio a enormi piantagioni di canna da zucchero. Tra i
principali proprietari terrieri coinvolti c’è anche il potente politico locale José Teixeira.
Oggi, ai Guarani non è rimasto quasi niente.
Guarda
l’intervista rilasciata a Survival da Ambrosio nel gennaio scorso, inframezzata
a scene del film (in italiano):
Ambrósio si
era schierato con forza contro le piantagioni di canna da zucchero che occupano
la terra della sua comunità e contro Raízen, una joint venture tra la Shell e
Cosan che utilizzava la
canna da zucchero per produrre biocarburanti. La campagna che la sua
comunità aveva condotto insieme a Survival International aveva costretto la
Raízen a rinunciare ad approvvigionarsi della canna da zucchero coltivata nelle
terre guarani.
“Ambrósio ha
combattuto con forza contro le piantagioni di canna da zucchero” ha detto oggi
un portavoce Guarani a Survival. “Era uno dei nostri leader più importanti,
sempre in prima linea nella nostra lotta. Per questo era minacciato. Era una
figura davvero molto importante per la campagna dei Guarani per la loro terra,
ma ora l’abbiamo perso.”
“Sono
costernato” ha commentato l’attore Claudio Santamaria, che ha recitato al suo fianco nel film
Birdwatchers ed era legato ad Ambrosio da profondo affetto. “Il
tempo che ho trascorso con lui mi ha fatto capire quanto sia forte il legame
che i Guarani mantengono con la loro terra – e con quanta dolorosa
determinazione continueranno a combattere per riaverla. Ho scolpita nella mente
l’immagine delle distese infinite di canna da zucchero e soia che oggi
ricoprono il Mato Grosso do Sul: un tempo erano tutte foreste guarani. Ambrosio
lottava per recuperare solo un piccolissimo pezzo della terra del suo popolo,
ma gli è stato negato anche questo sogno.”
La polizia
sta indagando sull’omicidio e sembra che siano stati fermati due sospetti, di
cui non si conosce ancora l’identità.
“I Guarani soffrono uno dei tassi di
omicidio più alti del mondo e il furto di terra è alla radice di tutte le
violenze” ha detto oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International, che aveva
collaborato con Marco Bechis alla realizzazione del film. “Nonostante questo,
il processo di demarcazione della terra è in una fase di stallo – le autorità
stanno facendo troppo poco per contrastare gli allevatori che hanno occupato il
territorio ancestrale della tribù. Quanti altri omicidi terribili dovranno
subire i Guarani prima che la loro terra sia mappata e protetta?”
da qui
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