Tutto questo, tratto dal documento della Fao, riguarda le oche che vengono macellate per la carne o quando il fegato steatosico sta quasi per scoppiare dopo averlo imbottito per mesi con diete forzate (gavage) ipercaloriche. Lo spiumaggio delle oche vive invece può avvenire in vari modi. Il più usato è quello di appendere l’oca per i piedi a strappare tutte le piume senza tanti complimenti. Qualcuno le lega perché, dimenandosi per il dolore, non si feriscano. Una volta finito si buttano nel mucchio delle “vittime” aspettando di ripetere l’operazione dopo otto settimane per tre volte. Naturalmente nessun capo imbottito con piuma d’oca riporta se la spiumagione è avvenuta con l’animale vivo o morto. Dopo questo trattamento, quando la piuma invecchia, per le oche si profila un’altra tortura. Il foie gras. Ma ne parliamo un’altra volta. Ora chi ha letto sa cosa c’è dietro quel bel giubbotto di piumino d’oca. La scelta è tutta sua.
lunedì 28 novembre 2011
piume d'oca (e poi solo la pelle)
...Comunque la domanda e' molto forte specie per le piume e penne raccolte a mano che sono le piu' pregiate. Per l'uccisione di piccoli numeri di oche il metodo e' quello di appendere l'oca e infilarla in un imbuto a testa in giu' in modo che sporga la testa. La parte inferiore del collo e' rivolta verso l'operatore che tronca la giugulare con un'incisione sul lato sinistro, senza tagliare la testa. L'imbuto impedisce lo sbattere delle ali e permette al sangue di fluire liberamente [...] In alternativa e' possibile utilizzare un coltello con una lama di non piu' di 1 cm di lunghezza, affilata su entrambi i lati e con questo penetrare il cervello attraverso l'estremità della scanalatura del becco nella parte posteriore della bocca prima del taglio della giugulare.
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