mercoledì 18 maggio 2011

Blue Economy - Gunter Pauli

Zero Emissions Research & Initiatives (ZERI) is a global network of creative minds seeking solutions to world challenges. The common vision shared by the members of the ZERI family is to view waste as resource and seek solutions using nature's design principles as inspiration.

The ZERI Foundation serves as an antenna in the world economy identifying the high growth industries of the next decade. When there is a crisis, many businesses suffer, but some thrive. Which are the ones that are the job providers of the future? Which are the technologies that will change the business models? With contacts on four continents, with over 50 projects that have demonstrated over the past 15 years where the opportunities are, ZERI offers insights to government on which sectors to attract, to companies which market niches to focus on, and to communities how to secure the continued build-up of social capital.

da qui

Cos’è la blue economy e perché si chiama così? C’è qualche relazione con la green economy?
La green economy è il risultato del duro lavoro, delle strategie e dei sogni di molti di noi. A 30 anni di distanza dobbiamo però renderci conto che, nonostante si siano compiuti considerevoli passi avanti, siamo ancora lontani dall’averla realizzata.
Poi è sopraggiunta la crisi. I consumatori ne hanno risentito, si sono tagliati posti di lavoro e pensioni. La domanda da porsi è: in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando, come possiamo permetterci di sovvenzionare le energie verdi e credere che sempre più persone possano permettersi di pagare di più per prodotti ecologici?
Il problema è che abbiamo fatto del nostro meglio, però non abbiamo raggiunto più dell’1% dei consumatori e appena l’1% di energia.
Questa non vuole essere una critica ma una profonda riflessione su come agire meglio.
Prendere in considerazione tutte le innovazioni pronte per essere messe in atto, in molti casi già realizzate e commercializzate su scala locale, è un modo per modificare radicalmente il modello economico diffuso, e grazie all’introduzione di tali innovazioni ispirate dalla natura sarà possibile trasformare il sistema globale.
Innovando e generando ulteriore reddito, con più valore aggiunto, si creano quindi più posti di lavoro, creando così il capitale sociale, soddisfacendo i bisogni fondamentali di tutti con ciò di cui disponiamo.
Da qui il nome “blue economy”, o se si preferisce “green economy 2.0”. Il pianeta Terra visto dallo spazio è blu, ha un oceano blu e un cielo blu ... verde è il colore solo delle piante!

Nel libro propone ben 100 innovazioni ispirate dalla natura. Quante di queste sono già diventate concrete iniziative imprenditoriali e quante no? Perché, quali ostacoli incontrano?
Un terzo delle tecnologie presentate nel libro è già stato testato e applicato. Un terzo è costituito da prototipi e l’altro terzo ha solide basi scientifiche.
Quali sono gli ostacoli? Molti, ma il più importante è il nostro scetticismo. Sostituire le batterie SENZA batterie, gli antibiotici con NESSUN antibiotico, i prodotti chimici per il trattamento delle acque con NIENTE. Sembra una magia... ma l’ispirazione viene dai sistemi naturali attorno a noi che da milioni di anni adottano queste strategie con successo…

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