domenica 19 marzo 2017

Una storia bellissima - Saverio Tommasi

Posso dirlo? Quando ho letto questa storia mi sono commosso e ho pianto come un bischero. Perché la bellezza che vive nella resistenza all'autorità, alla disobbedienza alle leggi ingiuste, è sempre molto emozionante. Soprattutto quando viene da ragazze e ragazzi così giovani.
La storia è questa, siamo a Vercelli, la scuola è una terza media. I professori leggono una finta circolare ministeriale che impone ai venti ragazzi dell'Istituto con almeno un genitore straniero (tutti informati dell'esperimento prima che venisse realizzato), di smettere di seguire le lezioni con i loro compagni, e l'obbligo di spostarsi in un'aula separata. E poi a giugno un esame in più “per dimostrare la conoscenza della lingua e della cultura italiana”.
Ma le compagne e i compagni di questi ragazzi, quasi tutti, si sono opposti, mentre invece i ragazzi con genitori stranieri (a conoscenza dell'esperimento) si alzavano in piedi e fingevano di obbedire alla finta circolare.
Ebbene: qualche studente ha chiesto di seguire i compagni stranieri nella nuova aula, qualcuno ha chiamato la preside, altri hanno cercato di mettersi in contatto con gli studenti di altre scuole per capire se anche da loro stava accadendo una cosa simile, altri ancora hanno cercato di impedire fisicamente che i compagni lasciassero l'aula.
L'esperimento, così, ha ricreato una situazione simile a quella delle leggi razziali del 1938, cercando di valutare le reazioni che si avrebbero (o non si avrebbero) oggi. Poi, una volta svelato l'esperimento, le ragazze e i ragazzi hanno scritto su dei foglietti i loro sentimenti. Uno ha scritto "mi sono sentito uno schifo perché non mi ritengo superiore ai miei compagni”; uno dei ragazzi con i genitori stranieri, invece, ha scritto "so che se succedesse veramente i miei compagni si ribellerebbero e mi aiuterebbero".

Un inchino a tutti gli studenti e le studentesse, alla scuola Pertini, alla preside Ferdinanda Chiarello. E un inchino alle due insegnanti che hanno ideato la simulazione: Patrizia Pomati e Carolina Vergerio.
Grazie di cuore da parte di tutte le persone per bene.

da qui

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