mercoledì 23 marzo 2016

Beni confiscati, oltre 27mila immobili e aziende sottratti alle mafie. La mappa - Gianluca De Martino


Palazzi, ville, alberghi. Persino una clinica in Sicilia. Se si mettessero insieme gli oltre 27mila beni confiscati in Italia formerebbero un piccolo Stato o comunque quasi la metà del patrimonio immobiliare di Roma Capitale. Un intero paese costruito con i proventi del traffico di droga, con le mazzette di una tangente o l’evasione fiscale. Se oggi questi beni sono passati nella gestione dello Stato o sono stati trasferiti a centinaia di enti locali il merito va a un’attività investigativa cresciuta notevolmente negli ultimi anni, che ha inseguito boss e colletti bianchi dal Sud al Nord dell’Italia, finanche all’estero.

La mappa dei beni confiscati
La mappa è navigabile per regioni, province e comuni: i colori sono più scuri dove le confische sono un numero maggiore, più chiari dove sono meno. Passando con il cursore o cliccando è possibile vedere il totale…


Le case popolari, i bar e i centri per immigrati: come cambiano i beni confiscati
A Trento i beni confiscati alla criminalità organizzata sono diventati alloggi popolari . Ci sono appartamenti, garage, locali. A Brescello vive da sempre con la sua famiglia Francesco Grande Aracri , fratello del boss Nicolino. E ai beni della famiglia Grande Aracri aveva tentato un assalto nel 2003 l’allora procuratore capo di Reggio, Italo Materia. Ma il tribunale rigettò la richiesta di sequestro e confisca avanzata dalla procura reggiana. I numeri cambiano con il passare del tempo. In Sardegna l'81 per cento dei beni ha un uso sociale, a Olbia le case sono state donate per gli alluvionati . Anche in provincia di Pavia, per 27 beni, ora c'è una destinazione sociale…

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