Sabato scorso durante una ricognizione aerea gli scienziati
della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) – l’agenzia federale
statunitense che si occupa di clima e meteorologia –hanno avvistato e fotografato
35mila trichechi, ammassati su una spiaggia non
lontano dal villaggio di Point Lay, nell’Alaska nord-occidentale. Solitamente i
trichechi non si spingono sulla terraferma, ma trascorrono il tempo sul
ghiaccio marino – i blocchi di ghiaccio galleggiante formatisi dal congelamento
delle acque superficiali – da dove cacciano molluschi e crostacei e si
riposano tra uno spostamento e l’altro. Gli scienziati però non sono riusciti
ad avvistare nessun blocco di ghiaccio nella zona: è normale che in estate si
sciolgano per l’aumento della temperatura, ma negli ultimi anni il fenomeno è
più frequente a causa del riscaldamento climatico, che rende sempre più
difficile la ricomparsa dei blocchi e più facile il loro scioglimento. Secondo
un rapporto della NOAA pubblicato a settembre la temperatura della superficie
dell’acqua nel Nord Pacifico non è mai stata così alta per così tanto tempo…
Mentre il
ghiaccio nel Mare dei Chukchi sembra aver toccato il suo minimo storico, 35.000
trichechi si sono ammassati su una spiaggia vicino al villaggio di Point
Lay, nel nord-ovest dell’Alaska. L’impressionante ammasso di trichechi del
Pacifico (Odobenus rosmarus divergens) è stata fotografata per la prima
volta da un aereo con a bordo biologi che effettuano ricerche per la
National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa).
Chadwick
Jay, un ricercatore a capo del Pacific walrus research program dell’U.S.
Geological Survey, ha detto all’Alaska
Dispatch News: «E’
sicuramente un’aggregazione di buone dimensioni. E’ paragonabile ad un raduno
nella stessa zona nel 2011 e a pochi altri negli ultimi anni». Jay si riferisce
ai 30.00 trichechi avvistati nel 2011 lungo un Km di costa, ma questa
volta sembrano ancora di più e secondo i biologi della Noaa e si tratta
probabilmente del più grande raduno sulla terra ferma di questi mammiferi
marini mai documentato nel nord-ovest dell’Alaska. Eppure, secondo i
biologi, i trichechi devono affrontare gradi pericoli quando si affollano
a terra. In questo periodo dell’anno questi enormi pinnipedi nel Mar dei
Chukchi sono generalmente femmine e giovani e i trichechi più piccoli rischiano
di essere travolti e uccisi durante le fughe precipitose dell’intero branco di
fronte a un predatore. Inoltre le spiagge sono lontane dai luoghi migliori
per alimentarsi che normalmente sono molto più a largo, sulla scarpata
della piattaforma continentale. Per questo i trichechi utilizzano il ghiaccio galleggiante
come piattaforme per riposarsi e prendersi cura dei loro cuccioli e poi per
andare a scovare conchiglie e molluschi sul fondo del mare…
Un tricheco medio.
Un tricheco come tanti.
Un tricheco qualunque.
Usate pure l’espressione che più vi aggrada per
pensare al sottoscritto.
Ciò che conta è che sia generalizzante al
massimo.
Perché è la verità, davvero.
Non sono nulla di speciale.
Faccio tutto quello che i trichechi fanno, ogni
giorno.
Dal dormire al russare, dal nutrirmi al defecare,
dal grattarmi le parti basse sino a immaginare di essere quello che non sono.
Nel mio caso un tostapane, ma non lo dite in
giro, altrimenti mi rimandano in clinica.
Banale, lo so...
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