martedì 17 aprile 2012

si può fare


La filiale argentina della compagnia petrolifera spagnola Repsol è stata nazionalizzata ieri con un decreto d'esproprio firmato e annunciato in televisione a reti unificate dalla "presidenta" Cristina Kirchner. Poco dopo funzionari del governo argentino, guidati dal ministro per la pianificazione Julio de Vido, sono entrati nei locali della società petrolifera, l'YPF-Repsol, hanno preso possesso della sede ed espulso tutti i dirigenti spagnoli presenti. Il colpaccio  -  la succursale argentina rappresenta con una produzione di 472mila barili al giorno un terzo del  fatturato di Repsol  -  era nell'aria da settimane
la Kirchner ha difeso il decreto di esproprio (lo Stato controllerà il 51 per cento della compagnia mentre il restante 49 percento verrà diviso tra i governatori delle regioni argentine che possiedono greggio) affermando che "il petrolio è un interesse pubblico strategico e prioritario" e non può stare in mani straniere. E aggiungendo che Repsol non ha rispettato gli accordi investendo poco o niente nello sfruttamento dei giacimenti argentini. Parlando alla nazione Cristina 
è riuscita anche a scherzare alludendo alle polemiche sul safari in Botswana di re Juan Carlos di Spagna. "Nazionalizzo YPF-Repsol perché le loro colpe sono lunghe come la proboscide di un elefante", ha detto…

Cristina Fernández de Kirchner se refirió a las críticas que recibió de España en los últimos días, y a las que por entonces ya sabía que vendrían. “No esperen que esta Presidenta responda improperios, agravios ni descalificaciones, pierden el tiempo”, afirmó. Ya hacia el final de su intervención, sacó un tubo de ensayo con petróleo y se lo mostró a los asistentes. “Este tubito que ustedes ven aquí corresponde al pozo número 2, descubierto el 13 de diciembre de 1907, en Comodoro Rivadavia. Es el primer petróleo argentino. Me lo regaló el año pasado, en una cajita especial de aquella época, la familia Bernal. Yo no sé si estará acá su nieto. Su abuelo materno era el director general de Minas, de Geología e Hidrología de la Argentina. Bajo su égida se realizó la exploración y se obtuvo este petróleo. (...) Quería mostrarles lo que fuimos capaces de realizar hace tanto tiempo”, concluyó.

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